Per la terza volta in un mese
E lancia un appello agli abitanti del posto: Collaborate!
I militanti delle associazioni e dei movimenti della destra reggina che aderiscono al “Comitato 14 luglio”, torneranno stasera alle 19 nella villetta “Martiri della Rivolta” per eseguire l’ennesima opera di bonifica dell’area dedicata alle vittime che insanguinarono le strade della città nel 1970, nel corso delle proteste per la decisione del governo del tempo di privarla del ruolo di capoluogo di regione. L’area (ex) verde realizzata nel 2006 dall’Amministrazione comunale guidata da Giuseppe Scopelliti, si trova alle spalle della chiesa di S.M. del Divin Soccorso e da anni è diventata ricettacolo di sporcizia, degrado e ricovero per barboni e animali randagi. Con un volantino affisso nei condomini, nei negozi, in parrocchia e nelle strade, il Comitato invita i residenti ad unirsi a loro per restituire al quartiere l’unico luogo di aggregazione all’aperto della zona, che dovrebbe essere il cuore pulsante della vita sociale e aggregativa del quartiere, oltre che simbolo della dignità e della fierezza del Popolo reggino. Siamo fiduciosi, sostengono i militanti del “Comitato 14 luglio”, che gli abitanti del posto supporteranno questa azione di bonifica e che questa rappresenterà un urlo silenzioso, ma dirompente, un messaggio lanciato a tutta la città: REGGIO E’ DEI REGGINI, DIFENDIAMOLA! Il “Comitato 14 luglio”, come già ricordato nei giorni scorsi, nasce per celebrare degnamente la ricorrenza del 45° anniversario di quella Rivolta che, appunto, partì il 14 luglio 1970 con una grande manifestazione popolare e che, purtroppo, fu funestata dalla morte del primo Martire: Bruno Labate. Sette mesi (fino al febbraio 1971) di grande tensione e di drammatiche proteste: scuole e uffici pubblici chiusi, barricate in molti quartieri, cariche della polizia, carri armati per le strade, morti, feriti, arrestati, processati. Ci vollero molti anni affinchè la città si riprendesse da questo colpo quasi mortale inferto dalle lobby del centrosinistra nazionale con la colpevole ignavia e subalternità di quello locale. Solo dopo 40 anni Reggio ha avuto il giusto, seppur tardivo, indennizzo con il riconoscimento del ruolo di Città metropolitana, grazie all’intuizione, alla lungimiranza e alla tenacia di Giuseppe Scopelliti negli anni in cui il sindaco di Reggio aveva credito e prestigio nei palazzi del governo romano. A distanza di 45 anni, quindi, il “Comitato 14 luglio”, che raggruppa diverse sigle di associazioni, movimenti e partiti che fanno riferimento ai valori della destra storica e che da sempre si adoperano affinchè questa ricorrenza non cada nell’oblio, intendono celebrare questo anniversario nel ricordo delle 5 vittime (Labate, Campanella, Iaconis, Curigliano e Bellotti), delle centinaia di mutilati, feriti e incarcerati nel corso dei sette mesi di protesta. L’iniziativa di quest’oggi da il via ad una serie di eventi già annunciati e che si concluderanno il 14 luglio con la cerimonia ufficiale alle ore 10 al Monumento sito sul lungomare e con un dibattito ancora alla villetta “Martiri della Rivolta” alle ore 19.
p. il Comitato
Giuseppe Agliano