Il mese di maggio fa segnare un aumento della produzione industriale pari allo 0,9% rispetto ad aprile e del 3% rispetto allo stesso mese 2014. A rivelarlo è l’Istat, secondo cui la crescita riguarda l’intero settore industriale, sebbene “trainano i beni strumentali che crescono del 2,3% rispetto ad aprile e dell’8,5% rispetto a maggio 2014”. Secondo quanto emerso dal comunicato dell’Istituto Nazionale di Statistica, “nella media dei primi cinque mesi dell’anno la produzione è aumentata dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”, mentre “nella media del trimestre marzo-maggio 2015 la produzione è aumentata dell’1,0% rispetto al trimestre precedente”.
I comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono tre, ovvero “quelli della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+16,2%), della fabbricazione di mezzi di trasporto (+15,4%), e della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+10,5%)”. I cali maggiori, invece, “si registrano nei settori dell’attività estrattiva (-12,1%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-1,4%) e delle industrie alimentari, bevande e tabacco (-0,5%)”.
Esulta il Governo dem dell’ex sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che non ha perso tempo (per l’ennesima volta) di sottolineare come questo dato sia conseguenza delle riforme degli ultimi mesi, sebbene sia pacifico ricordare non solo che, dall’inizio dell’anno, di risultati positivi poi smentiti qualche tempo dopo ce ne sono stati altri, ma anche – come sottolinea l’Ansa – che già ad agosto 2011 la produzione industriale aveva fatto segnare un aumento, peraltro ancora maggiore (+7,1%), per poi riportarci a livelli di crisi ancora peggiori.