Per la prima volta dall’affacciarsi della crisi economica nel nostro paese, l’Istat ha rilevato che le coppie under 35 spendono meno di quella sopra i 65 anni. Tenuto conto del quoziente familiare la differenza tra le persone appartenenti alle due fasce d’eta è di circa 100 euro. Questo computo non tiene conto alle già note e differenze territoriali nelle spese medie tra le famiglie del Centro-Nord e Mezzogiorno, con valori massimi osservati in Trentino-Alto Adige (3.073,54 euro) e in Emilia-Romagna (2.883,27 euro) e valori minimi per la Calabria (1.757,82 euro) e la Sicilia (1.778,86 euro). Differenziazioni della spesa familiare si possono anche rilevare in base al tipo di lavoro svolto in base al quale i lavoratori dipendenti, realizzano una spesa media mensile di 2.232,47 euro, i dirigenti di 3.181,91; per gli imprenditori e liberi professionisti 3.470,63. In genere le famiglie composte di stranieri, risparmiano mediamente 900 euro al mese rispetto alle famiglie di soli italiani. Infine è anche il livello culturale a fare la differenza nei consumi, così se la persona di riferimento nella famiglia ha: laurea o titolo di studio post laurea ammontano a 3.435,23 euro diploma 2.330,36; licenza di scuola media 2.750,59 .
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.