“Nel primo trimestre 2015 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (AP) è stato pari al 5,6% del Prodotto interno lordo. Nel corrispondente trimestre dell’anno precedente era stato pari al 6,0%”. A rivelarlo è l’Istat che, attraverso un comunicato stampa, ha fatto sapere che, sempre nel periodo considerato, “le uscite totali sono diminuite dello 0,7%, con un incidenza sul Pil in riduzione rispetto al primo trimestre 2014, mentre le uscite correnti sono scese dello 0,3% e quelle in conto capitale del 7,4%. Le entrate totali, invece, sono aumentate dello 0,3% rispetto allo stesso trimestre del 2014. Sempre secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, inoltre, “la pressione fiscale è stata pari al 38,7%, risultando invariata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.
A ciò si aggiunga che, tenuto conto dell’andamento dei prezzi, sempre con riferimento al primo trimestre del 2015, risulta aumentato il reddito disponibile delle famiglie consumatrici dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% rispetto al corrispondente periodo del 2014. Per ciò che concerne il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici, questo risulta aumentato (+0,6% rispetto al trimestre precedente, + 0,8% rispetto al primo trimestre del 2014) mentre risulta diminuita la spesa delle famiglie per consumi finali (-0,2% rispetto al trimestre precedente) rispetto all’aumento dello 0,1% rispetto al corrispondente periodo del 2014. Dopo un periodo di stabilità, cala, infine anche il tasso di investimento delle famiglie consumatrici.