Sin dal primo giorno di insediamento, l’Amministrazione Falcomatà, anche grazie all’ascolto e al dialogo costante con i cittadini, ha sempre portato avanti la necessità di riorganizzare in modo complessivo e strutturale il sistema di erogazione dei servizi strumentali e servizi pubblici locali della Città di Reggio Calabria, caratterizzato da evidenti inefficienze, come nel caso del servizio di riscossione reso dalla società REGES.
Allo stesso modo, con la stessa forza, siamo sempre stati dalla parte dei lavoratori: lo abbiamo dimostrato con i dipendenti Multiservizi ed abbiamo sempre ribadito la volontà di tutelare il lavoro, i lavoratori e le famiglie, nonostante la situazione disastrosa ereditata dal nostro Comune. Per tale motivo, anche se non verranno rinnovati i contratti di servizio delle società RECASI e REGES, proseguiremo con l’erogazione dei servizi pubblici in Città e con la tutela dei lavoratori. In tal senso, l’Amministrazione Falcomatà si è sempre espressa molto chiaramente.
È subito apparso evidente, infatti, che il contratto di servizio che regola i rapporti tra Comune e REGES, risulta notevolmente sbilanciato a causa di numerose clausole svantaggiose che determinano nocumento per il Comune e, di conseguenza, per tutti i cittadini di Reggio Calabria.
Non riteniamo giusto che i nostri concittadini continuino a subire sulla propria pelle gli errori gestionali del passato, pagando aggi elevati anche sull’accertato, oltre che sul riscosso.
È intendimento di questa Amministrazione tutelare tutti i cittadini di Reggio, rendere ragionevoli le regole della riscossione, non approvare bilanci lesivi degli interessi dei cittadini, tutelare i diritti del Comune, considerato che i rapporti di forza all’interno della società fanno sì che vengano elusi i poteri di cui il Comune dovrebbe godere in quanto socio di maggioranza, già di gran lunga ridotti per via della nomina da parte del socio di minoranza dell’A.D.
Ma vi è di più. Ad oggi, non è stato possibile rinvenire elementi da cui si evinca la restituzione da parte di REGES degli aggi riferiti agli avvisi e/o cartelle oggetto di annullamento sia auto giudiziale che di autotutela che hanno vessato i nostri concittadini negli ultimi anni tramite le c.d. “cartelle pazze”.
Per quanto concerne la società RECASI, verrà riorganizzato in modo strutturale ed efficiente il sistema di informatizzazione comunale. RECASI, infatti, anche in caso di liquidazione, continuerà ad operare fino a che verrà definito il nuovo asset delle partecipate del Comune, considerato che il servizio di informatizzazione è essenziale per l’ente. Anche per RECASI il Comune non ha inteso approvare il bilancio, su cui un’amministrazione nuova e orientata al ripristino della legalità ha il diritto ed il dovere di svolgere i necessari approfondimenti.
Alla luce di quanto sopra, e valutata l’impossibilità di rinnovare contratti di servizio con la REGES S.p.a. e la RECASI S.p.a., il Comune di Reggio Calabria con delibera n. 85 del 19 giugno 2015, ha previsto fin da ora di salvaguardare i livelli occupazioni delle predette società nel rispetto delle norme di legge, fino alla realizzazione del nuovo asset per la gestione e l’erogazione dei servizi essenziali e strumentali della città di Reggio Calabria che si attuerà entro il 31 marzo 2016 in conformità alle scadenze previste per legge.
Rammarica la continua volontà di alcune parti politiche di alimentare un clima di “macelleria sociale”, come già fatto in passato per la vicenda Multiservizi, i cui esiti sono pienamente positivi. Un clima del genere nuoce, infatti, a Reggio, ai reggini e ai lavoratori, che questa Amministrazione si è impegnata subito a tutelare.
L’intendimento di questa Amministrazione è, e sarà sempre, quello di salvaguardare tutti i livelli occupazionali, garantire per la città servizi degni di questo nome ed impedire che i nostri concittadini vengano vessati da avvisi di accertamento che si rivelano, successivamente a ricorsi in autotutela o in sede giudiziale, totalmente infondati quando non addirittura persecutori.
Il sindaco Giuseppe Falcomatà