Accolgo con gioia e viva soddisfazione le parole del nostro vescovo Mons. Morosini, il quale ha manifestato la volontà di iniziare un percorso formale, presso la Santa Sede, per la Beatificazione di Don Italo Calabro’.
A venticinque anni dalla sua morte, sarebbe un atto stupendo per quello che ha rappresentato per la ‘sua gente’ e soprattutto per l’ intera città di Reggio Calabria.
Don Italo, figura autentica di santità, nel suo operato apostolico ha sempre profuso un impegno concreto per il prossimo, e per chi viveva ai margini del contesto sociale.
Sinonimo di amore e accoglienza, sempre attento alle esigenze e ai bisogni delle giovani generazi-oni, ha saputo lasciare un segno indelebile nel cuore e nella mente di chi lo ha conosciuto.
Per la sua gente è già Santo. Ha lasciato una traccia ed una via da seguire all’ intera comunità reg-gina: la fondazione del Centro Comunitario Agape tutt’ oggi è un punto di riferimento per Reggio Calabria, e non solo.
Mi piace sottolineare le parole di mons. Morosini, che ha ricordato l’ impegno di Don Italo contro la ‘ndrangheta e contro la “cultura del male”. Ha ricordato come è stato in grado di non ergersi a bandiera dell’ antimafia, ma ha testimoniato con le sue opere e i suoi gesti come deve comportarsi un buon Cristiano, annunciando i valori inestimabili della Giustizia e della Misericordia.
Pilastro insostituibile della Caritas reggina, precursore di un nuovo modo di pensare ai bisogni della comunità di una città ferita da degrado morale e disoccupazione, Don Italo lo ricordo piacevolmente per la sua forza d’animo, e per il suo saper affrontare con il sorriso e quella riconoscibile pazienza tutti i problemi che gli si presentavano nel suo mandato apostolico.
Il suo rigore morale e la sua costante attenzione ai problemi sociali della nostra città lo consacrano nella storia, nella storia di chi ha dato lustro a Reggio Calabria.
Enzo Marra – Consigliere Comunale Pd
