Ed estranee ai diritti e ai bisogni dei lavoratori
Breve cronistoria: al Comune di Reggio Calabria, nelle scorse elezioni per i Rappresentanti Sindacali Unitari, il SUL ha ottenuto un grandissimo consenso (24%); i due eletti con maggior numero di preferenze individuali sono stati i nostri dirigenti Nino Lopresto e Consolato Rieto. Pertanto viene eletto alla carica di coordinatore delle RSU il più votato, ossia Lopresto, pur ricorrendo allo scrutinio segreto, contrariamente alle prassi consolidate che hanno sempre previsto una votazione palese. Nel brevissimo periodo nel quale ha provato ad esercitare la responsabilità assegnatagli Lopresto, e con lui tutti i rappresentanti del SUL, ha posto all’attenzione le questioni contrattuali e la fine della vicenda PEO, argomenti sui quali ricordiamo bene gli impegni assunti in campagna elettorale. Non è stato possibile che le RSU comunali assumessero posizioni e decisioni perché, fin dal primo momento, diverse Organizzazioni Sindacali e un certo numero di RSU, compresi alcuni di quelli che avevano votato a favore, hanno avuto come unico obiettivo di impedire a Lopresto di svolgere la propria funzione ed a questo obiettivo hanno scelto di piegare ogni altra considerazione ed attività, comprese quelle fondamentali richieste dei lavoratori sulle quali tutte le organizzazioni sindacali avevano chiesto il consenso in fase elettorale. Stupisce che sindacati e delegati antepongano una miserabile rivincita su persone e su un sindacato “non allineati” alla loro funzione di elemento di contrattazione al servizio dei lavoratori. Ora Nino Lopresto si è dimesso e con questo atto dimostra che le RSU espresse dal SUL, ed i candidati della nostra lista, non cercavano promozioni, prebende e ruoli al servizio dei potenti (peraltro pro tempore), ma di potersi rendere utili per superare le difficoltà immani create dall’ultimo decennio amministrativo, compresa la gestione commissariale.
Ora, però, i problemi sono tutti lì sul tappeto, ed alcuni sono particolarmente gravi:
1. la vicenda PEO è ancora in piedi, nonostante le rassicurazioni avute in campagna elettorale e la legge chiarissima che fa piazza pulita di quelle procedure burocratiche e giudiziarie;
2. bisogna chiudere immediatamente le quattro (cinque con il 2015) annualità di contrattazione decentrata per restituire ai dipendenti quanto di loro spettanza e per dar loro un giusto respiro economico e gli avanzamenti di carriera dovuti;
3. occorre avere sicurezze sulla sorte degli LSU/LPU, dopo la gestione approssimativa che ha contraddistinto la prima contrattualizzazione;
4. bisogna rispondere alle richieste di trasparenza e legittimità iniziando a divulgare le ore e le somme liquidate per ore supplementari e straordinarie a ciascun dipendente e le relative motivazioni, per colpire privilegi e clientele, se ve ne fossero.
Chiediamo che il Sindaco segua in prima persona le questioni contrattuali che poniamo, anche per ovviare alle difficoltà evidenti che la gestione delle direzioni di settore e dell’Assessorato preposto non hanno saputo o potuto superare. Da parte nostra non mancherà il contributo in termini di proposte, idee e senso di responsabilità. Tuttavia deve essere chiaro a tutti che una fase si è chiusa e che il SUL non intende arretrare di un millimetro rispetto alle 4 questioni poste e ad altre legittime rivendicazioni dei dipendenti, ricordando ad ognuno che questo sindacato rappresenta una fetta molto consistente dell’opinione dei comunali reggini e che intende tutelarli e rappresentarli in sede contrattuale ed in ogni altra sede nella quale si possano legittimamente reclamare diritti lesi.
Coordinamento provinciale SUL RSU SUL Comune di Reggio Calabria