Quando si “svolta” alla cieca…

atamChe il destino dell’azienda dei trasporti Pubblici fosse in bilico lo si sapeva già, ma ad aggravare questa situazione arriva la “spaccatura” intercorsa tra il suo amministratore unico Antonino Gatto e il sindaco della città reggina Giuseppe Falcomatà. Nell’attesa che il competente ministero certifichi i crediti pregressi dall’ente regionale si alza un polverone mediatico che mette sale sulle ferite della maggioranza al Comune. Si parla di un incarico dato ad un noto professionista che aveva già lavorato nel settore a Roma e la cui retribuzione si molto distante da quelle “imposte” dal periodo di spendig review che stiamo vivendo. La Gazzetta del Sud questa mattina citava indiscrezioni che quotavano l’incarico 25 mila euro. L'”incomprensione” tra il Primo Cittadino ed l’ A.U. è dovuta alla quantificazione della retribuzione perché quel genere di incarico, con il quale l’azienda definisce le procedure di controllo interno, è imposto dalla legge sull’anticorruzione. La situazione diventa intricata, sempre a quanto scrive Eleonora Delfino su GdS, perché Gatto, la cui carica sarebbe probabilmente decaduta il giorno successivo all’udienza fallimentare del 18 giugno, spiega che è stato il capogruppo del Consiglio Comunale,Antonio Castorina ad avergli richiesto tale nomina. Falcomatà in base al racconto di Gazzetta, sarebbe stato molto irritato, in quanto non informato della situazione ed avrebbe chiesto le dimissioni di Antonio Gatto. Oggi grande l’imbarazzo nel PD reggino. In una nota stampa, Nancy Iachino, esprime la totale estraneità del gruppo PD e della sua persona riguardo quanto riportato dal maggior quotidiano reggino e scrive : ” Una tale (presunta) azione del capogruppo, in altre parole, non è stata decisa all’interno del gruppo consiliare, o ciò è avvenuto in mia assenza e a mia totale insaputa. Nancy IachinoVoglio ribadire il mio profondo disprezzo nei confronti di certe pratiche, che poco hanno a che fare con l’esigenze della Città”. A fronte di ciò definire la maggioranza “spaccata” è forse voler minimizzare. Certo che accade nel momento peggiore per l’ATAM e cioè quando tutti si dovrebbe lavorare all’unisono per salvare il trasporto pubblico cittadino. Ancora una volta potrebbero essere i reggini a pagare le conseguenze concausa della schizzofrenia che da sempre pervade il Partito democratico di Reggio.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.