Serata di lacrime quella di ieri a Berlino per una Juventus che si oppone con orgoglio al Barcellona. I bianconeri cedono 3 a 1 nel finale e i blaugrana festeggiano la loro 5 Coppa dei Campioni. La partita è subito in salita per gli uomini di Allegri che dopo appena 4 minuti si trovano in svantaggio con un gol di Rakitic dopo un fraseggio breve ai limiti dell’aria di rigore. Un gol così fa temere più di un tifoso italiano che possa abbattersi sulla Juventus una goleada ed invece Barzagli e compagni con orgoglio determinazione e le “manone” di Buffon reggono all’urto di Messi e compagni che arrivano al tiro in maniera molto pericolosa almeno altre 4 volte solo nel 1 tempo. La Juve da segni di ripresa e si rende pericolosa con Morata e Marchisio. Le due squadre sono molto guardinghe ma è il Barca ad avere il “pallino” del gioco. La Juventus teme le ripartenze e le accelerazioni delle punte avversarie ma prende coraggio e si affaccio con più costanza nella metà campo spagnola. In una di queste azioni propiziata da un bel colpo di tacco di Marchisio, Lichtsteiner si invola sulla sua fascia crossa al centro per Tevez che gira al volo in porta, il portiere para come può e respinge verso l’accorrente Morata che batte a rete a qualche metro dalla porta facendo esultare mezza Italia. Inizia un match differente Vidal e Pirlo salgono in cattedra ed il Barcellona si salva come può sulle azioni corali dei bianconeri che mettono sotto pressione la non impeccabile difesa avversaria. E’ quando la Juventus è più pericolosa che nel ribaltamento di fronte dopo un eclatante rigore non concesso su Pogba che gli uomini di Luis Enrique trovano il gol del vantaggio con Suarez. Un altro colpo pesante per Bonucci e soci che però incassano bene e cercano di riproporsi coraggiosamente in attacco prestando il fianco ai velocissimi contropiedi degli avversari dettati prima da Iniesta poi da Xavi. Tevez non riesce ad incidere come potrebbe, e dopo un’altra occasione non sfruttata a dovere da Pereyra (entrato al posto di Vidal) davanti a Ter Stegen i blaugrana in contro piede trafiggono per la terza volta Buffon a cronometro che segna il 96′. E’ finita, il Barcellona vince la Champions e corona il secondo triplete della sua storia meritatamente. La Juventus esce dalla gara a testa alta tanto che costringe i campioni spagnoli a perdere del tempo e a rifugiarsi negli angoli. Un solo rimpianto forse, non aver sfruttato abbastanza i palloni alti data l’importante differenza di statura a proprio favore.
Fabrizio Pace