Attesi in Calabria per domani circa 1000 immigrati trasportati dalle navi della Marina Militare italiana che li ha soccorsi oggi a bordo di numerosi barconi e gommoni partiti dalla Libia per il tempo necessario ad entrare in acque internazionali e lanciare la richiesta d’aiuto. La Calabria è una delle regioni più utilizzate per gli sbarchi, forse per la sua posizione geografica forse perché il suo governo regionale non alza la voce nelle stanze romane o non è tenuto nella dovuta considerazione. Una situazione di emergenza assoluta che presto potrebbe divenire insostenibile, perché con il migliorare delle condizioni del meteo e del mare saranno sempre di più gli immigrati clandestini che cercheranno di raggiungere l’Europa obbligandoci a soccorrerli in mare aperto. Seri rischi igenico sanitari e stagione turistica devastata per un Paese che dovrebbe vivere di questo settore. I dati ufficiali, evidenzierebbero che nonostante i migliaia di sbarchi nei porti calabresi, nella regione sono presenti il 6 % dei clandestini, distribuiti in Italia per gli sbarchi, pari a 4.770 persone. Ma basta guardarsi attorno per capire che la realtà è diversa dai dati che vengono diffusi. Ad ogni angolo, ad ogni semaforo c’è un ragazzo di colore che chiede l’elemosina costretto a farlo per sopravvivere e che difficilmente così spostarsi altrove dove avrebbe forse voluto arrivare. In base ai dati, Sicilia e Lazio, che ospitano rispettivamente il 22% e il 12% dei 73.883 totali sono le regioni che ne “accolgono” di più. Il Veneto, ospita solo il 4%, del totale, la Valle d’Aosta, ne ospita addirittura solo 62.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.