Lavoro, Istat: aumentano gli sfiduciati. Si tocca quota 3,5 milioni

lavoratoriI dati che vengono fuori dal cosiddetto mercato del lavoro non sono certamente esaltanti come non sono esaltanti le prospettive che gli italiani avvertono come proprie per il loro futuro. Non è un caso, infatti, se tra disoccupati e inoccupati, gli italiani senza lavoro sono circa 7 milioni e, di questi, oltre 3,5 milioni non cercano più un’occupazione. Questo è quanto risulta dall’ultima indagine condotta dall’Istat che certifica come vada via via aumentando il numero di lavoratori e lavoratrici sfiduciati. Di questi 7 milioni, secondo quanto emerso, più di 3 milioni – tra disoccupati in cerca (1.663.000) e non (1.347.000) – sono giovani con un età compresa tra 14 e 35 anni. A ciò si aggiunga quanto rilevato dall’Eurostat, secondo cui, considerando l’intera piattaforma dei laureati, solo la metà riesce nell’ardua impresa di trovare un impiego.

renzi_polettiUna predisposizione, quella del popolo italiano, peraltro comprensibile e facilmente intuibile, che si contrappone all’onnipresente ottimismo di governo e classe politica che non perdono occasione per spiattellare all’opinione pubblica la (presunta) crescita di fiducia dei cittadini, nella duplice veste di lavoratori e consumatori. Le cose, tuttavia, non stanno proprio così e, al momento, gli unici a gioire sono soltanto alcuni imprenditori, spesso diretta espressione di Confindustria, ai quali tanto piacciono gli interventi del governo in materia di lavoro ed economia.nord-sud-italia

La progressiva perdita di fiducia dei cittadini è, invece, testimoniata dalla grande perdita di consensi, che ha caratterizzato le recenti regionali, a danno di quasi tutti i partiti – dal Pd a Fi, dal M5S a Ncd – eccezion fatta per la Lega nord (Noi con Salvini). Il livello maggiore di sfiduciati, nemmeno a farlo di proposito, si registra al Sud (2,280 milioni più un milione e mezzo di disoccupati).

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About the Author: Luigi Iacopino