Atene rifiuta proposta creditori Slitta anche primo pagamento a Fmi

grecia ueAncora non ci siamo. La proposta dei creditori non è stata accettata dalle autorità elleniche che hanno motivato il loro rifiuto appellandosi alla considerazione che il programma di cui si è chiesta l’attuazione “non può risolvere la crisi e aumenterebbe la povertà e la disoccupazione”. Si concludono, quindi, con un buco nell’acqua i vari incontri e confronti tra il governo del premier Alexis Tsipras, le istituzioni comunitarie e finanziarie e gli altri Stati coinvolti, ovvero Germania e Francia. Da Atene, tuttavia, non giunge una chiusura completa a ogni forma di intensa, ma soltanto la decisione di non accettare un accordo che abbia come base la proposta suddetta.

La proposta (inaccettabile) dei creditori: resta surplus 1% nel 2015

(Fonte Tgcom24) – Due aliquote Iva (23% e 11%), surplus di 1% nel 2015, 2% nel 2016, 3% nel 2017, 3,5% nel 2018, tagli alle pensioni per l’1% del pil, eliminando l’assegno di solidarietà e abolendo quelle anticipate: sono alcuni degli elementi della proposta che i creditori internazionali hanno presentato a Tsipras. Resta poi la richiesta di rivedere le norme in materia di lavoro, ma si chiede di allineare quelle sui licenziamenti collettivi e la contrattazione alle “best practice” europee. Restano anche i tagli ad assegni familiari e di invalidità, per risparmiare 900 milioni di euro.

La posizione di Tsipras

tsiprasLo stesso premier greco, nella giornata di ieri, a seguito di un incontro con il presidente della Commissione europea, Juncker, non si è limitato a chiarire, attraverso twitter, che “la nostra proposta continua a essere l’unica proposta realistica e costruttiva” e che le discussioni sarebbero proseguite, ma anche che “domani (oggi ndr) alle sei del pomeriggio informerò il Parlamento in merito ai progressi della trattativa”. Infine, in serata, il commento finale che ha fugato ogni dubbio: “Il Governo non accetterà le proposte estreme. Il nostro popolo ha sofferto abbastanza nel corso degli ultimi cinque anni”.

Slitta pagamento prima tranche

Ma non è tutto. Secondo quanto riportato ad alcuni media greci, le autorità elleniche avrebbero informato che la Grecia non rimborserà oggi al Fondo monetario internazionale la prima tranche da 300 milioni di euro. Non si tratta di un rifiuto definitivo ma soltanto, a quanto pare, della decisione di chiedere l’accorpamento dei quattro pagamenti previsti per il mese di giugno in un’unica soluzione (1,5 miliardi di euro) con scadenza al 30 dello stesso mese.

 

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