L’Alto Rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, è tornata a parlare di immigrazione e, in occasione della riunione a New York del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, attraverso un suo intervento, ha avuto modo di chiarire alcuni aspetti, arrivando a conclusioni a tratti sorprendenti. Il punto di partenza è sempre lo stesso, ovvero salvare vite umane, soprattutto ove si consideri che il numero di vittime che presumibilmente si registrerà a fine anno, sarà superiore a quello degli anni precedenti. La risposta – chiarisce – deve essere eccezionale e coordinata, immediata e congiunta, e, soprattutto, deve interessare l’intera Europa data la complessità del problema. Al riguardo l’Alto Rappresentante Ue sembra ottimista, dichiarando che l’Ue è finalmente pronta, ma è corretto ricordare che pensieri di questo tipo vengono espressi, ormai, da diversi anni, senza che siano mai state azioni concrete.
I due principi di base
L’ex Ministro degli Esteri italiano prosegue indicando quelli che ritiene i due principi di base che devono orientare l’azione globale contro le sfide che si presenteranno. “Il primo è di partenariato. Abbiamo bisogno di una stretta collaborazione con i paesi della regione, le organizzazioni regionali iniziando con l’Unione africana, la più ampia comunità internazionale e in particolare con il Consiglio di sicurezza dell’Onu”. E poi: “Il secondo è in un modo globale con un approccio globale, affrontando tutte le questioni connesse, l’emergenza umanitaria immediata, la situazione della sicurezza, così come le cause alla radice nei paesi di origine e di transito. E vorrei sottolineare che a volte i paesi di transito diventano loro stessi paesi di destinazione”.
La strada da seguire
La strada da seguire passa attraverso alcune tappe fondamentali, dalla lotta contro povertà, disparità di accesso alle risorse (sia essa naturale o finanziaria), conflitti, crisi, violazione dei diritti umani, all’opportunità legali per raggiungere l’Europa, dal contrasto al traffico di migranti e ai flussi migratori illeciti, a contribuire a smantellare le reti di trafficanti nella regione allo smantellamento delle reti di traffico e contrabbando. In questo contesto appare significativa la prospettiva, accolta dall’Alto Rappresentante, di agire per rendere inutilizzabili i barconi dei trafficanti. La notizia non ha lasciato indifferente il leader della Lega, Matteo Salvini, da mesi posizionato sul fronte di coloro che auspicano la distruzione dei barconi. “La Mogherini si è svegliata: “I barconi sono da DISTRUGGERE”. Ci potevano arrivare 5.000 morti fa…Tessera ad honorem della Lega per la Mogherini”.