Secondo i bene informati, Silvio Berlusconi sarebbe in procinto di lanciare il suo nuovo progetto politico. Sarebbe, ormai, soltanto questione di tempo. Le recenti parole rivolte a favore dei repubblicani statunitensi, il commento rispetto alla vittoria dei conservatori di Cameron in Gran Bretagna e il discorso tenuto a Genova per supportare la candidatura del fedelissimo Giovanni Toti alla guida della Regione Liguria, sarebbero chiari segnali a sostegno di questa ipotesi.
“Da una parte abbiamo il Pd, diamo vita a un’altra grande formazione che trasformi la maggioranza sociale dei moderati in una maggioranza politica consapevole e organizzata. Solo così contrasteremo la sinistra. Guardiamo all’America, la più grande democrazia del mondo. Là ci sono due grandi forze che si fronteggiano, i democratici e i repubblicani. Prendiamo esempio da loro”. Questa è una parte del discorso tenuto dal numero uno di Forza Italia, secondo quanto riportato dal sito del Tgcom. Se, come prospettiva, sia futuristica o meno soltanto il tempo lo dirà. I presupposti indicati dal Cavaliere, tuttavia, restano sempre gli stessi Per battere la sinistra, infatti, è necessario sia riportare unità all’interno della componente moderata italiana che avere un programma che di questa unità diventi condizioni fondamentale.
Ma Silvio Berlusconi non ha insistito soltanto sulla necessità di “trasformare i moderati in una maggioranza politica, consapevole e organizzata”, ma anche sulla critica alla magistratura e alla situazione politica italiana, ribadendo quanto sia lui che altri importanti parlamentari azzurri, come Brunetta, dicono da mesi: in Italia la democrazia è sospesa, ormai, da quattro anni e la magistratura si è trasformata in un contropotere che schiaccia gli altri poteri, gode di una quasi totale impunità e non è controllata.
L’intervento di Genova si è chiuso con un piccolo siparietto tragicomico. Il Cav, dopo aver salutato la platea, è caduto rovinosamente per terra. Fortunatamente non ci sono state conseguenze ma, dopo essere si rialzato, con il solito stile che in altre circostanze lo ha contraddistinto, ha incolpato la sinistra.