Il prof. Carlo Gasparrini della Federico II di Napoli, con la terza conferenza, “Il mare e la città metropolitana di Napoli”, tenuta oggi, prosegue il percorso di avvicinamento al Festival INU della città metropolitana: City in Progress, Reggio Calabria Città Metropolitana, promosso dal Lastre -Laboratorio Integrato per l’area dello Stretto per lo sviluppo del territorio del Dipartimento PAU, Patrimonio Urbanistico e Architettonico (Università Mediterranea di Reggio Calabria), dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori della Provincia di Reggio Calabria e dall’INU – Istituto Nazionale di Urbanistica e coordinato da Concetta Fallanca, professore ordinario di Urbanistica della Mediterranea e Paolo Malara, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Reggio Calabria. Dopo l’avvio nel mese di marzo con la Carta delle metropoli d’acqua del prof. Rinio Bruttomesso e poi, nel mese di aprile con Palermo la metamorfosi della città metropolitana, policentrica, reticolare, intelligente e sostenibile, tenuta dal prof. Maurizio Carta, anche la terza conferenza è volta a offrire un contributo al tema della città metropolitana. Il prof. Carlo Gasparrini, ha trattato in termini concettuali delle città e dei progetti di “mare”, presentando un racconto per immagini e spiegando che non esiste una “ricetta” per il progetto della città metropolitana, ma che si parla di percorsi da intraprendere per offrire capacità interpretativa alle esigenze dei luoghi. La prima parte della conferenza introduce il tema della “Resilienza”, concetto attraversato dalla consapevolezza di dover far fronte a numerosi rischi in questa fase storica, che non dipendono esclusivamente dai cambiamenti climatici, ma da una più complessiva crisi del metabolismo urbano e delle forme di razionalità tecnica e costruttiva su cui è stata sin qui costruita la città e il suo rapporto con le risorse naturali. Il tema è stato declinato attraverso la lettura degli ultimi piani e progetti delle grandi città americane (New York, Detroit, New Orleans) e europee (Parigi, Barcellona, Londra, Rotterdam), con la considerazione di fondo che “è necessario avere una visione di insieme che dovrebbe mobilitare molti progetti”. La seconda parte ha riguardato l’area metropolitana di Napoli con la presentazione di numerosi progetti che hanno messo in evidenza il via via mutato rapporto tra città e mare, attraverso una visione strategica e un pragmatismo fertile, capaci di coniugare esigenze, ruoli e scale di programmi apparentemente inconciliabili. Attraverso il ripensamento di un metabolismo non più lineare, adeguato ad un organismo complesso, che deve rispondere alle mutate condizioni, si costruiscono processi di adattamento fisico, sociale ed economico; si attivano dinamiche di riciclo e si determinano condizioni di coesione sociale, sollecitando forme di economia compatibile con queste nuove dinamiche e praticando forme di governance multilivello. Waterscape, infrascape, ruralscape, drosscape, sono i quattro ambiti con i quali bisogna confrontarsi nella dimensione metropolitana. Il quarto incontro si terrà il 21 maggio 2015 con la conferenza di Hanae Bekkari, vice-presidente della Fondation Tanger Al Madina (FTAM), sul tema “Tanger Mètropole. Progetti e strategie per Tangeri metropoli internazionale”.
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