Firmata nei giorni scorsi la convenzione tra il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo e il Comando Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria. Il documento è stato reso noto a tutti gli allievi in una sobria, ma sentita cerimonia svoltasi nell’aula magna della Scuola Allievi Carabinieri, erano presenti per il Ministero dei Beni Culturali il dott. Giacomo M. Oliva responsabile dei Servizi Educativi del Museo e del Territorio e il Col. Salvatore Gagliano comandante la Scuola Carabinieri di Reggio Calabria. La convenzione è stata possibile per l’autorizzazione della Direzione Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria, sentito il parere della Direzione Generale dei Musei. Si tratta di un evento molto importante per la formazione culturale dei giovani allievi che andranno ad operare nelle diverse Stazioni sparse per il territorio Nazionale. La conoscenza del patrimonio culturale è di fondamentale importanza sia per la crescita culturale che per la formazione delle coscienze che preparano ad una raffinata sensibilità alla custodia e salvaguardia dell’immenso patrimonio storico artistico archeologico cui l’Italia deve essere gelosa custode e con essa la Calabria il cui patrimonio archeologico è tra i più rappresentativi del mondo intero. Dopo un lungo percorso di collaborazione che si è interrotto nel 2009 per via dei lavori di restauro del Palazzo Piacentini mirante al nuovo allestimento museale che sarà a breve portato a compimento, la convenzione apre un nuovo cammino che vede offerto agli allievi un percorso didattico all’interno del Museo Nazionale per una più approfondita conoscenza del patrimonio archeologico. Tutte le attività didattiche saranno coordinate dai Servizi Educativi del Museo. Il comandante col. Gagliano, nel suo intervento ha richiamato all’attenzione dei giovani carabinieri il ruolo che da sempre ha svolto l’Arma in materia di tutela e nel recupero del patrimonio archeologico oltre a ricordare che proprio grazie al contributo del Nucleo dei Carabinieri Sommozzatori di Messina i due bronzi di Riace sono stati restituiti all’ammirazione del mondo intero, mentre il dott. Oliva ha parlato della necessità della crescita culturale nel mondo contemporaneo come antidoto alla criminalità organizzata per una raffinata formazione. Come molte azioni criminali vengono perpetrati nei confronti del patrimonio culturale solo per ignoranza, sottolineando, ancora, la necessità di riappropriarsi della identità culturale per il rinnovamento della società calabrese. A conclusione della cerimonia alla quale hanno partecipato oltre gli allievi della Scuola anche il Magg. Medico Domenica Tigano e del Cap. Amm. Consolata O.A. Scopelliti che hanno collaborato nell’iniziativa, il Col. Gagliano ha rivolto ai presenti l’augurio di un proficuo e fattivo lavoro per lo sviluppo delle proposte didattiche e diffonderne la conoscenza contribuendo alla valorizzazione degli aspetti conoscitivi, relazionali e di diffusione partecipativa del patrimonio culturale .
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