Con molte probabilità, l’Isis ha effettuato un vero e proprio avvicendamento al vertice della propria struttura di potere. A rivelarlo è stato il Guardian, il quotidiano britannico con sede a Londra, che in merito ha fornito importanti informazioni. Come si ricorderà, il leader dell’autoproclamato Stato islamico, Abu Bakr al-Baghdadi, secondo quanto appreso da organi di monitoraggio delle attività dei gruppi terroristici di matrice islamica, circa due mesi fa è stato duramente ferito durante un raid americano nel nord-ovest dell’Iraq che aveva consentito di colpirlo in occasione di un viaggio che stavo compiendo in compagnia di alcuni uomini, tre dei quali sono stati uccisi.. Il Guardian, nel confermare questa ricostruzione, ha altresì chiarito non soltanto che al-Baghdadi rimane inabile a causa di un danno alla spina dorsale, ma anche che viene curato da due medici presenti nel suo nascondiglio nella roccaforte dell’Isis a Mosul.
Le ferite, pertanto, sarebbero così gravi che il “califfo” non sarebbe più in grado di continuare – non soltanto temporaneamente ma addirittura anche in futuro – la sua attività di guida dello Stato islamico. Al suo posto, sempre secondo quanto rivelato dal Guardian, adesso si troverebbe colui che viene considerato il numero due dell’organizzazione, Abu Alaa al-Afri. Quest’ultimo, si legge nell’articolo, “è un professore di fisica e un membro di lungo termine dell’Isis. E ‘stato indicato come successore del precedente leader del gruppo, Abu Omar al-Baghdadi, che è stato ucciso in un raid a guida Usa nei pressi di Tikrit nell’aprile 2010”.
Le notizie, tuttavia, non terminano qua. I miliziani dello Stato islamico sarebbero già all’opera per progettare un attacco contro l’Europa per vendicare quello che ormai potrebbe essere considerato il loro ex leader.