Slow Food Day 2015, il pane quotidiano e la madre pasta

Slow FoodUna giornata all’insegna dell’armonia, della responsabilità e della consapevolezza, ricca di attività e di esperienze focalizzate attorno al cibo quotidiano, declinato attraverso i principi del buono, pulito e giusto che il nostro Movimento e la nostra Condotta si impegnano a promuovere e divulgare.  Gli ingredienti c’erano tutti: l’allegria, un luogo incantevole, il buon cibo, la voglia di conoscere e di apprendere, i produttori, c’erano le persone, che a noi piace definire coproduttori; quelle persone che con la semplice e spontanea partecipazione alle attività che Slow Food propone, esprimono una convinta posizione politica, nell’accezione più alta e più nobile del termine, che li rende protagonisti nello sforzo di proteggere il nostro pianeta, di salvaguardare la nostra madre terra e la sua biodiversità, di preservare e condividere i saperi e le conoscenze radicate nelle nostre culture e nelle nostre identità. A tutti loro vanno i nostri ringraziamenti per la riuscita di un evento dove nulla era scontato: non era scontato il luogo, immerso in uno spettacolare ma difficile territorio, una scelta coraggiosa ma ricca di sensibilità evidente anche nei criteri di bio edilizia impiegati nella ristrutturazione del micro-borgo di Agunì; non era scontato che attraverso i vini IGT di Palizzi potessimo scoprire la magia di un luogo, la sua storia, le sue criticità, la sua inesauribile fiducia e le genti che, su questa forza profonda, operano e credono; non era scontato che con l’aiuto di Antonio, enologo sapiente, non si agitassero calici alla ricerca di segreti patinati e modaioli, ma si capisse come e perché la meravigliosa biodiversità di quelle vigne e dei vignaioli, doni ai vini una sorprendente eterogeneità; non era assolutamente scontato che l’incontro tra piccoli produttori di grano e di farine dei nostri territori, tre giovani entusiasti e impegnati panificatori e due sapienti massaie, dessero vita, senso e intensità a laboratori sul pane, il lievito madre e la madre pasta. Laboratori ricchi di attenzione, di competenza, di inebrianti profumi e vivaci fragranze che hanno riempito le nostre coscienze; non erano scontati i colori, i sapori e le sfumature della frutta di stagione con la quale, Nunzio, giovane contadino dall’animo nobile, ha illuminato i tavoli imbanditi. infine, non era scontato, e a loro va la nostra stima e gratitudine, che più di 100 persone dai 2 ai 90 anni, arrivati sorprendentemente da tutta la nostra regione, scegliessero di condividere con noi questa esperienza, vissuta in questo bellissimo lembo di terra estremo sud del nostro continente. Lo hanno fatto con attenzione, con la sperata e mai ovvia sensibilità, con un profondo desiderio di conoscere, di riconoscere e di capire, con la loro sana voglia di far parte di un progetto da protagonisti. Un grazie immenso dalla Condotta Slow Food Reggio Calabria Area Grecanica e da tutti i suoi meravigliosi Soci.

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