30 aprile “Le due Calabrie nel Rinascimento della scultura”, con Francesco Caglioti

UniMediterraneaIl Laboratorio Cross, Storia dell’Architettura e Restauro, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, con il patrocinio della Provincia di Reggio Calabria, della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e dell’associazione Italia Nostra – sez. di Reggio Calabria, ha promosso un ciclo di conferenze dedicato a La Calabria nel Rinascimento, coordinate dai proff. Bruno Mussari e Giuseppina Scamardì. Cinque incontri per fornire a studiosi, studenti e cittadini, un’occasione per riflettere su quale eco la stagione rinascimentale, nelle sue diverse declinazioni, abbia raggiunto la Calabria e con quali esiti. Giovedì 30 aprile alle 17.00, il Salone della Provincia ospiterà “Le due Calabrie nel Rinascimento della scultura”, ultimo appuntamento del ciclo con il prof. Francesco Caglioti. Attraverso questa presentazione s’intende mostrare come durante il Rinascimento la Calabria sia stata l’area più attiva di tutto il Meridione continentale, dopo Napoli capitale del Regno, nel procurarsi sculture monumentali e di pregio. Tale fenomeno, che si può ricostruire tuttora con ampiezza malgrado le grosse perdite prodotte dai terremoti e da altri danni del tempo e della mano umana, appare tanto più significativo se si considera che la regione era praticamente priva di veri centri produttivi in questo ambito. Per sopperire a una simile carenza, le due Calabrie Citra e Ultra si sono avvalse in pari misura delle maggiori botteghe di Napoli, di Messina e di Palermo. L’intervento si soffermerà sulla dinamica di queste acquisizioni, dando spazio a due principali e ben diverse categorie di committenti: da una parte i grandi baroni e prelati del Regno aragonese e spagnolo, dall’altra i diffusi insediamenti dell’Osservanza francescana.

Francesco Caglioti (1964) si è laureato in Lettere classiche con indirizzo storico-artistico presso l’Università degli BodyPartStudi di Napoli “Federico II” e addottorato in Storia dell’arte presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Dopo essere stato ricercatore di Storia dell’arte presso la Normale (dal 1994) è stato associato della medesima materia presso la “Federico II” (dal 2001), ed è oggi ordinario (dal 2006). È autore di una vasta bibliografia – in italiano, inglese, francese e tedesco – soprattutto sul Rinascimento (scultura, pittura, committenza, storiografia), con una particolare predilezione per Firenze, Lucca, Siena e la Toscana, Venezia e Padova, Roma e il Lazio, Napoli e il Suditalia, la Sicilia. La sua opera più impegnativa, Donatello e i Medici: storia del “David” e della “Giuditta”, 2 vol., Firenze, Olschki, 2000, è stata premiata dalla rivista britannica “Apollo” come miglior libro di storia dell’arte del suo anno. È membro del consiglio scientifico del Dizionario biografico degli italiani (Istituto della Enciclopedia Italiana), di quello della Fondazione Zeri (Università degli Studi di Bologna) e di quello della Fondazione Memofonte (Firenze), oltreché delle redazioni delle riviste “Prospettiva” (Università degli Studi di Siena e di Napoli “Federico II”) e “Perspective” (INHA/Parigi). È accademico ‘corrispondente’ delle Arti del Disegno di Firenze.

 Vincenzo Periti

Ufficio stampa Università Mediterranea

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