E’ stato fermato uno dei presunti scafisti che hanno fatto arrivare in acque italiane gli ultimi “carichi” di migranti. La Polizia di Ragusa lo ha arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ma anche per la morte, derivante da altro reato, di un altro immigrato.
Quest’ultimo sarebbe deceduto durante la traversata per aver inalato le esalazioni del carburante emesse dal motore del gommone.
Secondo le testimonianze il corpo esanime dell’uomo sarebbe stato buttato in mare e poi dilaniato dagli squali che seguivano il natante. Un disprezzo della vita umana e un mancato rispetto per la morte, a testimonianza, qualora vene fosse bisogno, di come viene trattata questa povera gente che vaga in cerca di miglior fortuna dai “nuovi” mercati di morte. (foto d’archivio)
Fabrizio Pace