Alle prime ore di stamane, la Polizia di Stato ha tratto in arresto in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, i cittadini rumeni A. A. e S.A. B. I due uomini, unitamente ad un altro soggetto attualmente all’estero, sono ritenuti responsabili in concorso dell’omicidio preterintenzionale del connazionale TUNEA Fanel allorquando, nella notte tra il 9 ed il 10 novembre 2013, un’autovettura investì mortalmente il giovane lungo la SS 106 Jonica. Dalle prime testimonianze raccolte dal personale della Squadra Mobile fu possibile ricostruire che il TUNEA, a seguito di una lite scaturita per futili motivi poco prima del sinistro, era stato brutalmente percosso dagli odierni arrestati che all’epoca dei fatti erano rispettivamente gestore, barman e buttafuori di un locale ubicato nelle immediate vicinanze del luogo dell’incidente. Le indagini, svolte in esecuzione delle direttive emanate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, hanno consentito al personale della Squadra Mobile di accertare che l’evento non poteva essere qualificato come una tragica fatalità ma come diretta conseguenza dell’aggressione subita dal TUNEA all’interno della discoteca. I destinatari dell’odierno provvedimento restrittivo, infatti, lungi dal soccorrere il connazionale travolto dall’autovettura in transito, fuggirono immediatamente ed aggredirono e minacciarono in maniera grave il cognato della vittima presente sul posto affinché fornisse alla Polizia una versione “di comodo” degli eventi occorsi all’interno del locale prima del grave incidente stradale, continuando a vessarlo anche successivamente con numerose telefonate. All’esito delle attività di indagine la locale Procura della Repubblica ha ritenuto, dunque, che la condotta degli indagati A.A., S.A.B. e N. A.G.posta in essere prima dell’impatto in cui ha perso la vita TUNEA Fanel, fosse da considerasi prodromica al tragico evento e quindi qualificabile come omicidio preterintenzionale in concorso, aggravato dai futili motivi. Dopo le formalità di rito i due stranieri sono stati posti a disposizione della locale A.G. e ristretti presso il carcere di Arghillà.
Comunicato Stampa – Questura di Reggio Calabria