A distanza di quattro mesi, giorno più giorno meno, ci si è occupati del tapis roulant. E’ stato formulato un quesito al primo cittadino circa il suo mancato funzionamento. Nessun riscontro è mai pervenuto. Oggi più che mai, ritorniamo sull’argomento, agganciandoci agli interrogativi posti dai cittadini che quotidianamente consumano l’asfalto attraversando il centro storico dalla parte marina alla montana, così come è stato scritto ieri dal giornalista A. M. L’opera definita da esponenti di partito dell’attuale sindaco come una sorta di giostra priva di senso, oggi, pur avendo assunto il significativo ruolo di cerniera del tessuto urbano, alternativa ai tradizionali sistemi di mobilità, in grado di ridefinire la modalità di accesso al centro storico cittadino, continua ad essere fuori servizio. Chiuso per scelta o per non curanza? Spiacerebbe molto constatare che, le interruzioni del servizio di transito reso dal tapis roulant, debbano attribuirsi ad antiche e mai sopite diatribe politiche che il centro sinistra ha posto nei confronti di chi ha governato in passato e determinato scelte strategiche in ordine alla crescita e lo sviluppo della città. Piuttosto che lasciarsi andare a ottusi e puerili modus operandi, vorremmo che il governo cittadino, nell’ottica di un’azione concentrata alla costruzione della città metropolitana, si occupasse dell’esistente quindi anche del tapis roulant (la giostra), senza se e senza ma.
Reggio Calabria 27/03/2015
Alessandra Bordini – Reggio Futura