REGGIO CALABRIA – Si è tenuta oggi, al Teatro Comunale Francesco Cilea, la seconda giornata del XXl congresso nazionale di Magistratura Democratica. Oggi ospiti il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, ed il segretario della Cgil, Susanna Camusso. Forti i confronti dialettici tra i relatori al tavolo. Particolarmente accesi i toni della dott.ssa Anna Canepa la più intransigente nei confronti della politica italiana che spesso si avvale di compromessi e che negli ultimi venti anni, quelli dell’era Berlusconi, ha tentato in tutti i modi, a dir suo, di delegittimare la magistratura offrendo un tipo di “comunicazione” distorta, ma anche nel periodo attuale, quello in cui governa Renzi, precisa l’ex-segretario uscente della componente dell’Anm, la percezione che si sta facendo passare è quella che dipinge la magistratura come una casta privilegiata. Appare anche abbastanza stupita che nonostante
l’Italia sia in grosse difficoltà economiche si investa del tempo prezioso a rivedere le norme sulle intercettazioni e sulla responsabilità dei magistrati. Qualche precisazione degli ospiti al tavolo non proprio in linea con le affermazioni della collega e la parola è passata al ministro Orlando il quale ha tenuto a precisare che le modifiche sulle norme alle intercettazioni telefoniche, così come la responsabilità dei magistrati e le norme anti-corruzione sono inserite in un programma di governo bene delineato che è scandito da tempi bene precisi e che trascura assolutamente altri tempi importanti. Riguardo i compromessi… Orlando rammenta che la Costituzione Italiana è un insieme di Alti compromessi, si è fatto un uso distorto del termine, non c’è nulla di male in un compromesso a patto ovviamente che sia su questioni lecite. Finito l’intervento il Ministro ha ringraziato per l’invito ed i lavori si sono fermati per la pausa pranzo.
