Venti giorni di chiusura dell’impianto di smaltimento dei rifiuti di Sambatello dal primo febbraio a oggi. Ciò significa che, al netto delle domeniche, giorno in cui il servizio di raccolta rifiuti non viene effettuato, in due mesi l’impianto è stato chiuso circa trenta giorni. Pertanto, nostro malgrado, siamo piombati in una nuova emergenza rifiuti e l’avvio del servizio di raccolta differenziata, già di per se critico, subisce ulteriori rallentamenti. Ė una situazione insostenibile nella quale ognuno è chiamato ad assumersi le proprie responsabilità. Non è oltremodo tollerabile che a seguito della diramazione dell’allerta meteo, quasi come se fosse una “presa d’atto”, l’impianto di Sambatello chiuda i battenti. In questo senso ribadisco che come ANCI abbiamo già preso posizione di fronte a questo modo da “quiz” di emanare le allerta meteo. Si ha la sensazione, infatti, che le stesse vengano emanate dagli uffici più con l’intento di evitare problemi con la giustizia per l’omessa segnalazione che con l’intento di garantire l’incolumità dei cittadini a fronte di concreti pericoli. Allo stesso tempo, inoltre, non si comprende il perché della chiusura automatica dell’impianto di Sambatello ad ogni comunicato della Protezione Civile. Se esistono problemi di sicurezza bisogna dirlo chiaramente e agire per ripristinare la corretta funzionalità dell’impianto. Se è vero che, come dice il capo della protezione civile Gabrielli, “la meteorologia non è una scienza esatta”, i servizi essenziali ai cittadini non tollerano alcuna inesattezza.
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