Arriva il decreto anti-terrorismo con norme ben precise per il controllo dei dati PC e Social. Ad un mese dall’attentato di Parigi, è stata approvata oggi la possibilità da parte degli organi della Polizia di poter controllare da “remoto” i dati presenti nei vari sistemi informatici e sui profili social. Intercettazioni telematiche per prevenire qualsiasi attività legata al terrorismo. Ma se da una parte si pensa alla tutela della vita umana, dall’altra viene sempre meno a mancare la privacy. Questi i dubbi del garante della privacy Antonello Soro che ha commentato questa nuova procedura con fermezza: “L’equilibrio tra protezione dati ed esigenze investigative sembra sbilanciato verso queste ultime, che probabilmente non vengono neppure realmente garantite da strumenti investigativi privi della necessaria selettività”.