La Corte costituzionale, il 25 febbraio, ha dichiarato l’illegittimità delle norme di legge che hanno permesso alle Agenzie fiscali, in particolar modo all’Agenzia delle Entrate, di nominare i dirigenti senza l’usuale concorso, quindi di fatto in violazione dell’articolo 97 della Costituzione. Ed è così che almeno 800 su 1.100 dirigenti dell’Agenzia delle Entrate risultano illegittimi, si legge sul Messaggero. La decisione è stata scritta in una sentenza, redatta da Nicolò Zanon, che potrebbe avere effetti anche sugli atti firmati da questi amministratori fiscali. E cioè che l’illegittimità della nomina dei funzionari si ripercuota sugli atti da questi firmati dichiarandoli nulli. In questo caso i contribuenti potrebbero vedere mutata tutta la loro posizione col Fisco. La sentenza della Corte costituzionale ricorda, però, che “la funzionalità delle Agenzie non è condizionata dalla validità degli incarichi dirigenziali previsti dalla disposizione censurata “vista” la possibilità di ricorrere all’istituto della delega, anche a funzionari, per l’adozione di atti a competenza dirigenziale”. Ma anche questo dovrà essere verificato. In ogni caso la decisione presa il 25 febbraio scorso e depositata ieri fissa una svolta ad una vicenda che si trascina ormai da molti anni.
AE: dirigenti quasi tutti illegittimi
