E se la disoccupazione italiana sale alle stelle, i giovani preferiscono le strisce, più precisamente quelle della bandiera inglese. Infatti, la metropoli londinese è la tappa preferita degli italiani. Assieme a tanti pro e contro, i nostri connazionali all’estero scommettono su Londra e puntano sui loro progetti (start-up e idee imprenditoriali dal sapore italiano). Se da una parte c’è chi abbraccia il Regno Unito come nuova patria, parte dei giovani in fuga dall’incubo italiano della disoccupazione, non riescono a staccare il cordone ombelicale dal caro Stivale. Aprire un’azienda e renderla operativa è facilissimo (pro), ma devi poi saper gestire il tutto e fare i conti con la lingua anglosassone (contro). Le opportunità sono notevoli, ma – contemporaneamente – sale il livello di competizione e farsi largo tra la folla dei cervelli in fuga diviene un’impresa ardua. Viaggi della speranza che si dividono al 50% tra chi riesce a trovare l’Isola felice, ed il 50% che resta a fare i conti con i vari limiti.