Ci (ri)siamo, Forza Italia è sul punto di (ri)valutare la chiusura al Patto del Nazareno. Secondo alcuni non poteva che finire cosi, considerando le condizioni incerte e controverse in cui si trova il partito di Silvio Berlusconi. La prospettiva, forse futuristica se non avventata, da taluni auspicata, che avrebbe dovuto vedere l’ex cavaliere riacquistare le forze dopo l’esito positivo del processo Ruby e rilanciare un progetto di centrodestra completamente alternativo al centrosinistra, rischia di non essere presa neppure in considerazione. O forse no. Quel che certo è che le acque in cui sta navigando Forza Italia non sono, poi, più tranquille di quelle in cui stanno naufragando gli altri partiti, nessuno escluso.
È, infatti, una Forza Italia a più marce quella che sta occupando le colonne dei giornali che scrivono di cronaca politica. Da Berlusconi e i suoi fedellissimi a Raffaele Fitto e i suoi ricostruttori, da Renato Brunetta a coloro che, stando alle ultime indiscrezioni, ancora rimpiangono la fine del patto con Renzi e vorrebbero riprendere il dialogo interrotto (forse) bruscamente in occasione dell’elezione del nuovo Capo dello Stato, per finire con altre forme minori di insofferenza. Silvio Berlusconi si è incontrato nel pomeriggio con Gianni Letta e Denis Verdini e avrebbe discusso con loro non soltanto sulla futura posizione del partito dei moderati rispetto alle nuove riforme, ma anche del documento (pro-nazareno) che è stato firmato da 17 deputati di Forza Italia, fortemente critici rispetto alla scelta di opporre un no al ddl Boschi.
I motivi di attrito maggiori sono provocati proprio dalla amara contrapposizione con Raffaele Fitto, oppositore del Nazareno ma anche della destra più radicale, che vorrebbe “ricostruire” Forza Italia. L’eurodeputato pugliese, tuttavia non lascia spazio ad equivoci e chiarisce che il voto contrario alle riforme va espresso perché “sono state bocciate nostre proposte su presidenzialismo, abolizione secca Senato e tetto fiscale in Costituzione, non perché Renzi ha “imbrogliato” Fi”. La questione, pertanto, è ben più complessa e, probabilmente, lo stesso Fitto proverà a chiarirla in occasione della nuova assemblea dei ricostruttori, convocata per sabato prossimo a Torino. Altre ipotesi, ben più che avventuristiche, vedrebbero l’ex cavaliere sul punto di fondare un nuovo movimento – Forza Silvio – con l’appoggio dei suoi fedelissimi e, probabilmente, degli ex colonnelli di An che lo hanno seguito dopo la distruzione del Pdl.