Sta facendo molto discutere sopratutto a sinistra l’approvazione che Consiglio comunale di Reggio Calabria che mette da parte la questione delle unioni civili ed anzi impegna la Giunta, ad individuare una data per la celebrazione della “famiglia naturale”. In tutto il Paese si ratifica la Convenzione di Istanbul, vengono istituiti i registri delle unioni civili nelle grandi città, ma Reggio Calabria ancora una volta non cambia, eppure una “svolta” (anche se di questo termine si è impossessato qualcun’altro) l’aveva data l’allora Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti che aveva deciso insieme alle associazioni responsabili di far tenere a Reggio Calabria il Gay Pride. L’ex- Governatore uomo di destra, percepì che i tempi erano maturi perché si iniziasse un percorso di condivisione sociale. E’ innegabile per rimanere al passo con i cambiamenti sociali che le certe realtà ormai entrino a far parte della vita di tutti i giorni. E’ paradossale che la sinistra, in questo caso quella reggina, rappresentata da Giuseppe Falcomatà, abbia voltato le spalle a quello che era uno dei punti del suo programma elettorale. Un passo indietro di Reggio Calabria rispetto al resto del mondo.
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About the Author: Fabrizio Pace
Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.