I Movimenti politici e la Destra militante si sono dati appuntamento stamane nei pressi dell’ODEION, sito nel cuore urbano di Reggio, per farne il simbolo della politica del centrosinistra, dei proclami e degli spot che ha contraddistinto questi mesi di governo cittadino. Non potevamo restare indifferenti dinanzi alla supponenza offerta alla Città in occasione del proclama sui primi 90 giorni di amministrazione comunale, tanta superficialità nella grossolana ed improvvisata elencazione di temi, cose ed opere che non hanno alcuna corrispondenza sul vissuto quotidiano ma che, per contro, manifestano la palese incapacità della sinistra di affrontare in modo concreto problematiche che stanno facendo regredire la qualità della vita residenziale.Proprio l’Odeion, intervento già realizzato negli anni scorsi, risulta inserito in testa all’elencazione di una serie di attività che questa amministrazione comunale intenderebbe realizzare, proprio a rappresentare l’esempio di come, in una decina di slide, si sia cercato di mistificare un’ incapacità operativa e progettuale presentando attività già realizzate ma poste all’attenzione dell’ opinione pubblica come nuove. E’ sotto gli occhi di tutti l’immagine di una Città che vive nel dissesto viario, nella mancanza di manutenzione nelle reti idriche, nel problema dei rifiuti e dell’igiene ambientale, una stagione lontana da “primavere” elettorali; una stagione nuova che ha dato seguito soltanto a poche azioni, già in fase di avanzamento: l’inaugurazione di Via Aspromonte, il progetto di Piazza Duomo, l’appalto per la ristrutturazione della scuola di Catona “L.Radice”, l’appalto per i collettori fognari ed il Corso Garibaldi, tutte opere primarie nell’azione del CentroDestra sino al 2012. Certo vi è del nuovo nella “Svolta”, basta guardare alle nuove risorse che il centro sinistra ha messo a disposizione di Reggio dopo i selfie radical chic renziani, milioni di euro già assegnati al Comune e che il centro sinistra è stato in grado didefinanziare: circa 10milioni nel Decreto reggio, 40 milioni sul piano della mobilità, la paventata delocalizzazione delle officine OMECA, i finanziamenti in carico alla SATI come l’impianto di energia termica alternativa di Parco Caserta ed il BikeSharing; sono queste le principali disfatte sul fronte della programmazione politica del primo cittadino. Certo le slide di Palazzo San Giorgio su tutto questo tacciono, palesando la necessità di dover dire qualcosa alla Città che reclama ed utilizzando elencazioni,prive di riscontro nella realtà, su temi che ben altro approfondimento meriterebbero. Per tutte ne citiamo talune importantisulla trasparenza e la legalità, temi spesso strumentalizzati e su cui necessita concretezza: guardiamo al concorso AVR che, a differenza del metodo in passato adottato dal centro sinistra sulle assunzioni, andrebbe affidato ad una commissione nominata dalla prefettura con rappresentanti delle forze dell’ordine; il settore delle opere pubbliche dove si annidano sprechi ed inefficienze che possono essere risolte con l’attivazione del Sistema Informatizzato di Gestione, già attivato da RECASI nel 2011 e che può fornire la tracciabilità sistematica dell’azione politico amministrativa nei lavori appaltati; le manutenzioni su strada dove non si riattiva, inspiegabilmente, il sistema di segnalazione informatizzato, strumento a costo zero che coinvolgeva anche gli uffici circoscrizionali fornendo al cittadino la possibilità di avere riscontro sull’iter negli interventi; la differenziata, di cui si disconosce l’incidenza dei costi, maldestramente adottata con un sistema già utilizzato in passato e superato in tutte le Città per efficienza ed economicità da quello porta a porta; le case popolari, settore dove proprio la sinistra inaugurò l’utilizzo delle assegnazioni fuori graduatoria, mentre l’impegno contro le occupazioni abusive con gli sfratti coattivi è targata anno 2011; infine un richiamo a quella lotta agli abusivi che certo non può essere rappresentata dal sequestro di un migliaio di dischetti da una bancarella dei “Vu cumpra”,che invece continuano a stazionare per le strade; ci dica, infine, la sinistra della proposta di Legge, a targa PD, che vede la delocalizzazione da Reggio della sede dei Beni Confiscati,simbolo reale di lotta alle mafie. Precisiamo, nessuno oggi intende percorrere la strada delle rivendicazioni su quanto era stato avviato ed interrotto con l’infausto commissariamento di Reggio, ma si può e si deve ripartire da quanto di positivo si è fatto, senza infingimenti o preclusioni, tante azioni concrete che il centro Destra ha già strutturato e si offrono per una Città che, al di là di posizioni politiche contrapposte, deve ritrovare l’unità di intenti. Abbassamento delle imposte, futuro delle società partecipate e dei lavoratori, ripresa delle azioni infrastrutturali e degli investimenti; queste le priorità su cui l’amministrazione e la Politica devono misurarsi, con la logica del confronto e della proposta. Noi saremo qui, attenti a contrastare le scelte contro la Città ed a stigmatizzare ogni atteggiamento di superficiale propaganda che nasconde un’ incapacità nell’agire, mortificando la intelligenza e soprattutto la dignità di una Comunità, come quella Reggina, piegata storicamente ed ancora una voltadalle logiche di potere e dalla menzogna.
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