Ricordare la frana di Cavallerizzo di Cerzeto per non dimenticare che la Calabria è una regione ad altissimo rischio idrogeologico. Sabato 7 marzo, dalle 9,30 presso il Museo del Presente di Rende, l’Ordine dei Geologi della Calabria tornerà a discutere di emergenze e prevenzione per il territorio. Al convegno prenderanno parte personalità istituzionali, docenti universitari e professionisti del settore ambientale. Un appuntamento di alto profilo utile per disegnare il quadro delle criticità e delle prospettive in fatto di difesa del suolo. Al tavolo saranno presenti, tra gli altri, anche il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi Gianvito Graziano, il Presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria Francesco Fragale, e il Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio. Il 7 marzo 2005 una frana di enormi proporzioni distrusse una parte dell’abitato di Cavallerizzo, popolosa frazione di Cerzeto (CS), senza per fortuna causare vittime, ma determinando la perdita delle abitazioni di un rilevante numero di abitanti. A seguito di attente valutazioni e studi, integrati da dati di monitoraggio, la Protezione Civile Nazionale decise allora la totale delocalizzazione dell’intera frazione ricostruita poi in altro sito considerato sicuro. Un evento che per il risalto mediatico avuto e per le conseguenze che ha determinato, anche e non solo, in termini di costi emergenziali e disagio sociale, può senz’altro essere assunto a simbolo della “Calabria che frana”. Di una intera Regione costretta a fare quotidianamente i conti con la sua estrema fragilità e con una gestione del territorio poco attenta alla sua estrema esposizione ai rischi naturali. A dieci anni esatti da quell’evento, l’Ordine dei Geologi della Calabria, con il patrocinio del Consiglio Nazionale dei Geologi, dell’Autorità di Bacino Regionale, dell’Università della Calabria, dell’Istituto CNR per la Protezione Idrogeologica (IRPI) e degli altri Ordini Professionali delle Categorie Tecniche, ha inteso organizzare un convegno per fare il punto su quanto è stato fatto e quanto ancora si deve fare in Calabria per superare il paradosso di una regione che non riesce a passare dall’emergenza alla gestione ordinaria del territorio attraverso politiche sostenibili di uso del suolo. “L’Ordine– ha affermato il Presidente dei Geologi della Calabria Francesco Fragale – vuole mantenere alta l’attenzione sul rischio idrogeologico. La fragilità del territorio, legata alle particolari caratteristiche geologiche ed orografiche della nostra regione, è ormai nota. Le criticità idrogeologiche cui è soggetto il territorio pongono a serio rischio l’incolumità pubblica e finiscono per mettere in ginocchio l’economia locale. Simili scenari non si possono più tollerare. Urgono interventi politici concreti nel campo della difesa del suolo”. “La Frana di Cavallerizzo di Cerzeto del 7 marzo 2005 – ha spiegato il consigliere del Consiglio Nazionale dei Geologi Paolo Cappadona – può senz’altro essere assunto a simbolo della “Calabria che frana”. Simbolo di una intera Regione costretta a fare quotidianamente i conti con la sua estrema fragilità strutturale e con una gestione del territorio poco attenta alla sua estrema esposizione ai rischi naturali.”