Dopo l’apertura di Grillo, Nichi Vendola vuole una nuova maggioranza. Il presidente della Puglia, sempre più abbandonato dai suoi, triste e solo, non sa più che pesci prendere e, per rimanere a galla, propone l’ennesimo cambiamento non democratico di una maggioranza parlamentare che, nel corso di questi ultimi tre anni, ha già subito diversi avvicendamenti, in barba alle elezioni e nel totale disinteresse del voto dei cittadini. Ma non c’è da meravigliarsi, sebbene resti impressionante con quale facilità leader e rappresentanti politici – che ogni giorno, sornioni, nel nome dell’antifascismo e della legalità, si riempiono la bocca di belle parole quali democrazia, partecipazione e responsabilità – puntualmente siano sempre pronti a disattenderle. Probabilmente questi principi hanno senso e contenuto nel momento in cui al Governo c’è chi la pensa diversamente, ma ne vengono privati quando la situazione si ribalta.
Insomma, per farla breve, a certe condizioni più o meno favorevoli (meglio ancora se sono favorevolissime) la carte in tavola possono essere cambiate e, con esse, giocatori, regole e accoppiamenti. E possono cambiare anche le valutazioni politiche. Fino a qualche mese fa Grillo era solo un populista, adesso invece, per il leader di Sel, potrebbe diventare un “compagno” di abbuffate. Come se nulla fosse. Sulla tavola i piatti prelibati, possibilmente da condividere, sono rappresentanti dall’ormai famoso “reddito di cittadinanza” e dalla riforma della Rai.
Grillo cambia rotta
Dopo l’incontro con il Presidente Mattarella, Beppe Grillo, intervistato dal Corriere, ha usato toni e parole concilianti nei confronti del nuovo Capo dello Stato. “In questa occasione Mattarella mi è sembrato una persona gentile, sensibile ai temi del Movimento, dalla lotta alla corruzione alla mafia – che ormai è cambiata, è diventata quasi a norma di legge, 2.0 -, al reddito di cittadinanza, su cui sembrava molto d’accordo”. Si è detto quindi assolutamente favorevole ad aprire un dialogo con chi considera un “garante della Costituzione molto preparato”. Il Comico genovese non ha perso l’occasione per condurre un ulteriore affondo proprio in tema di reddito di cittadinanza, cercando di fornire qualche chiarimento circa i soggetti cui sarebbe destinato e le coperture. L’aspetto decisivo è, comunque, rappresentato dal problema della sovranità monetaria, da molti considerata come una necessità. Clicca sul seguente link per saperne di più.
Sul tema il Movimento cinque stelle potrebbe trovare qualche interlocutore importate. Non si tratta soltanto della moribonda Sel, ma – come ha riportato lo stesso Corriere – anche di Tito Boeri (Inps) che ha parlato di reddito minimo, di Don Ciotti (Libera) con cui Grillo stesso si è incontrato, e probabilmente alcuni pezzi della minoranza Pd. Anche se Grillo ipotizza persino l’appoggio di Papa Francesco.
Riforma della Rai e possibile cambio sui talk show
Il secondo grande tema all’ordine del giorno è rappresentato dalla riforma della Rai. L’obiettivo dei pentastellati è quello di avere una Rai libera dalla presenza o dal semplice condizionamento dei partiti. Punto cruciale, questo, rispetto al quale il M5s si dice disposto a dialogare con tutti, anche con il Pd, purché vi sia onestà intellettuale. Al pari di Nichi Vendola, anche il Grillo parlante nazionale, decide quindi di cambiare strategia. Sono comuni ad entrambi i problemi che sono chiamati ad affrontare. Abbandono di parlamentari, perdita di consenso e credibilità. Il comico genovese ci mette, tuttavia, un qualcosa in più, ovvero la possibile legittimazione delle comparaste in tv dei propri parlamentari. “Sono sempre contrario ai talk show, ma ognuno è libero di scegliere il da farsi. Alla tv credo meno perché siamo un Movimento nato in Rete però capisco che ci sia una fetta di elettorato che si informa con i canali tradizionali. Può essere che forse abbia sbagliato io”.