Dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, altrimenti detta Onu, alla Nato il passo sembra essere breve. Il contesto è quello ormai ampiamento conosciuto della Libia, dove ogni giorno che passa la situazione sembra aggravarsi. Secondo quanto riportano le strutture che monitorano i siti Jihadisti, le minacce contro il nostro Paese non accennano a cessare ed, anzi, aumentano goni qual volta si paventa la possibilità di un intervento militare rispetto al quale l’Italia possa assumere un ruolo guida.
I miliziani dell’Isis avvertono le nostre autorità che, qualora dovesse concretizzarsi l’ipotesi di operazioni di natura bellica, il mediterraneo sarà colorato del sangue del sangue dei nostri cittadini. Immagini apocalittiche, queste, che molto probabilmente sono soltanto funzionali a quella macabra propaganda di cui i terroristi islamici sono artefici da mesi. L’attenzione, tuttavia, non deve scendere al di sotto del livello ottimale di vigilanza perché il rischio di subire atti terroristici da parte dei cosiddetti “lupi solitari” resta alto e, ovviamente, da non sottovalutare. I social network restano ancora le fonti di indottrinamento e reclutamento per eccellenza.
Incontro Renzi – Jens Stoltenberg
Non è escluso inoltre, che nei prossimi giorni la situazione possa subire importanti e decisivi evoluzioni verso un più ampio coinvolgimento dei nostri alleati all’interno del Patto atlantico. Il nostro Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha infatti incontrato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e, al termine del confronto, in occasione della conferenza stampa ha ribadito la posizione del nostro Paese, come riportato da Ansa. Subito dopo la risposta di Jens Stoltenberg.
La posizione di Renzi
“Noi crediamo che si debba partire dall’esperienza del governo di Tobruk e auspichiamo che gli sforzi dell’Onu vadano nella direzione di arrivare ad una pace sostenibile partendo da un governo eletto democraticamente”.
La posizione di Jens Stoltenberg
“Ho espresso forte preoccupazione per la Libia e per il grande afflusso di migranti che attraversano il Mediterraneo e ringrazio l’Italia per l’accoglienza. La Nato è pronta a dare suo supporto per incentivare” le condizioni per la difesa in Libia. In quest’ottica proprio la base aera di Sigonella situata in Sicilia potrebbe essere utilizzata per i droni di sorveglianza.