Secondo un’analisi del settore della bioeconomia, è sempre più alta la richiesta della trasformazione delle materie agricole in bioprodotti. In occasione del BioEnergy Italy di Cremona Fiere, crescono gli investimenti nell’innovazione e quindi verso la bioeconomia, prevedendo la cifra di 2 miliardi di euro in sette anni. Non solo l’Italia tra i Paesi europei interessati, ma anche Svezia, Belgio, Norvegia e Danimarca che seguono la scia degli USA, dove già dai primi anni del 2000 si è cercato di investire sul sostegno dei derivati dell’agricoltura. Insomma, gli scarti agricoli sono, a tutti gli effetti, considerati una risorsa importantissima. In Italia gli scarti ed i vari sottoprodotti dell’agricoltura potrebbero arrivare a dare una seconda vita a ben 160 milioni di tonnellate di materiali. Questo potrebbe portare un contributo notevole a vari settori economici, uno fra tutti il mercato della biocosmesi, al primo posto per il recupero di scarti alimentari e quindi riutilizzo.