La salvaguardia delle coste, l’incremento della pesca, l’introduzione della pescaturismo, ittiturismo, acquacoltura; questi alcuni degli argomenti da sviscerare nel coso della due giorni organizzata dal Partenariato costituente il progetto SHADES di cui è capofila il Gac dello Stretto (Gruppo di Azione Costiera), che ha visto una partecipazione massiccia di rappresentanti istituzionali, dirigenti regionali, e presidenti dei Gac di tutta la Calabria e di quelli provenienti da Lituania, Polonia e Spagna. Il “Progetto SHADES” (Sustainable and Holistic Approaches to Development in European Seabords), II° Meeting di Cooperazione Transnazionale, rientrante nell’ambito del Piano di Sviluppo Locale, finanziato dal Fondo Europeo per la Pesca in riferimento allo sviluppo sostenibile delle zone di pesca si è aperto questa mattina a Palazzo San Giorgio. Ha dato l’avvio ai lavori il Vicesindaco Saverio Anghelone, porgendo i saluti del Primo Cittadino Falcomatà, a Roma per motivi istituzionali, e sottolineando l’importanza di avviare una conversazione, nonché un confronto internazionale nella direzione di uno sviluppo sostenibile per le nostre coste, che possa trasformarsi in piani di valorizzazione del nostro territorio in ogni direzione. In rappresentanza della Regione Calabria, Francesco D’Agostino, Vicepresidente del Consiglio che, nel lodare il ruolo dei Gac ha sottolineato “l’importanza dello sforzo corale e coordinato che i Gruppi di azione costiera stanno operando, con la loro intensa azione di confronto e di cooperazione con il resto dell’unione Europea. Abbiamo il dovere di prestare grande attenzione e di garantire tutto il sostegno necessario”. Ad entrare nel vivo dell’incontro il presidente di Assogac e Gac dello Stretto Antonio Alvaro: “I Gac nascono per dare delle risposte significative per ciò che concerne la pesca e le coste. Il nostro intento è quello di risolvere problematiche che riguardano normative europee e cercare di incrementare l’economia dei pescatori calabresi. Attraverso la pescaturismo e l’ittiturismo si intende investire con progetti concreti sull’attività dei pescatori. La gestione integrata delle aree costiere – prosegue il Presidente Alvaro -non costituisce solo un problema locale ma va affrontato in maniera sinergica e globale. L’intento dei Gac è quello di intervenire attraverso una seria programmazione, per dare un contributo effettivo nella gestione delle aree costiere, partendo direttamente da chi il territorio lo vive ogni giorno. Negli ultimi anni i nostri territori hanno subito un forte depauperamento a causa dell’inteso sfruttamento delle risorse, attraverso innumerevoli attività quali industria, agricoltura, turismo etc. Ecco che risulta fondamentale partire da un’analisi attenta di queste aree per individuare e risolvere criticità e debolezze. Il nostro incontro è particolarmente importante in vista della redazione di un documento da sottoporre all’Unione Europea. Saremo pronti a cogliere le prossime opportunità perché la Calabria non può permettersi di perdere finanziamenti che sono occasione di sviluppo economico ed incremento occupazionale”. Il referente l’Autorità di Gestione FEP, Cosimo Caridi pone l’accento sul confronto e sullo scambio delle buone pratiche. “Con la regia del dipartimento risorse agroalimentari si orienteranno tutti i progetti necessari allo sviluppo delle aree costiere. In tema di buone pratiche e di cooperazione saranno individuati pescatori calabresi da mandare in Spagna ad apprendere tecniche di pesca innovative da riprodurre nei nostri mari”. Il dirigente generale del dipartimento risorse agricole e forestali Carmelo Salvino ha affermato: “Il settore della pesca è una sezione strategica per la Calabria, che vanta ben 900 km di coste, e deve necessariamente uscire dai suoi limiti soprattutto se non è supportata da un sistema di filiera. La pesca va valorizzata insieme a tutte quella attività ad essa strettamente legate che possono diventare risorsa importantissima, quali Pescaturismo e Ittiturismo. Così chi pratica questa attività avrà la possibilità di diversificare il proprio reddito. Puntiamo anche molto sull’Acquacoltura che, con la pesca tradizionale, può dare una svolta al settore. Fondamentale il rapporto con gli altri Gac europei dai quali vogliamo attingere idee da realizzare nella nostra regione”. La fase introduttiva si è conclusa con i saluti dei rappresentanti di Spagna, Lituania, e Polonia che hanno sottolineato a loro volta l’importanza della cooperazione internazionale. Al termine della giornata la visita -studio lungo il territorio della Costa Viola, tra terrazzamenti e borghi marinari.
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