L’Amministrazione Comunale, rappresentata dal sindaco Giuseppe Falcomatà e dall’Assessore alla Smart City Agata Quattrone, in data odierna ha partecipato all’edizione 2015 dell’OPEN DATA DAY svoltosi presso l’Aula Magna dell’Istituto ITIS Panella e presentato dall’Associazione Monithon Calabria e dall’Istituto Piepoli (sponsor scientifico) in collaborazione con l’Istituto Italiano Open Data, gli Stati Generali dell’Innovazione e A Scuola di Open Coesione, con il patrocinio dei Comuni di Reggio Calabria, Cosenza e Pizzo e in presenza dei Digital Champions Calabria.L’evento internazionale si è svolto contemporaneamente in tutto il mondo e in particolare in 11 tappe italiane fra cui Torino, Firenze, Roma, Bari e Catania. In collegamento dall’evento di Roma sono intervenuti Flavia Marzano Presidente di Stati Generali dell’Innovazione e Nello Iacono presidente Istituto Italiano OpenData. L’evento di Reggio Calabria ha avuto due scopi:
- raccontare lo stato dell’Arte sugli OpenData in Italia e in Calabria, con il diretto aggiornamento delle Amministrazioni, delle Associazioni e delle Scuole che stanno lavorando su OpenData;
- promuovere la diffusione della cultura digitale, sensibilizzando le Amministrazioni pubbliche locali, le imprese, le scuole e i giovani sull’utilizzo degli OpenData, mostrando come un’approfondita conoscenza sia fondamentale per migliorare la pubblica amministrazione nei servizi che offre al cittadino.
Hanno aperto i lavori il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e la dirigente scolastica dell’Istituto Panella, prof.ssa Anna Nucera. Il sindaco, accolto con calore dai giovani studenti, ha rilevato l’importanza degli Open Data ed in particolare dell’apertura dei dati di proprietà dell’Amministrazione per contribuire a rendere trasparente l’azione di governo della città e favorire la collaborazione e partecipazione delle forze positive e del capitale sociale (studenti, mondo della ricerca e delle imprese, star up innovative e Digital Champions, associazioni e cittadinanza attiva). Nel corso dell’evento Filomena Tucci, socia IASSP E SGI e responsabile dell’ Istituto Piepoli, ha presentato l’indagine nazionale Stato degli OpenData in Italia :«Abbiamo scelto appositamente una scuola per Open Data DAY perché il rinnovo della classe dirigente passa attraverso l’educazione e l’innovazione nell’educare i giovani»- afferma Filomena Tucci – «perché grazie agli OpenData si responsabilizza l’amministrazione pubblica sulla spesa dei soldi raccolti dalle tasse mediante un maggior controllo cittadino, i quali verificano e chiedono gli esiti di finanziamenti pubblici e della loro efficacia». È seguito un importante confronto tra tre assessori Smart City del Sud: l’assessore Smart City del Comune di Reggio Calabria Agata Quattrone; l’Assessore Smart City del Comune di Cosenza, Nicola Mayerà; e in collegamento, via Skype, L’assessore Smart City Alessandro Delli Noci di Lecce L’Ass. Agata Quattrone, in particolare, ha presentato la roadmap per la trasformazione di Reggio Calabria in una città intelligente europea. «Attraverso la propria politica l’Amministrazione intende promuovere il processo di trasformazione della città di Reggio Calabria e della sua area metropolitana in una Smart City, ritenendo questa una priorità politica e un obiettivo strategico per includere Reggio nelle reti delle grandi città europee e internazionali. Una città è tanto più smart quanto migliore è la qualità della vita dei cittadini che la abitano e quanto più sostenibile è lo sviluppo del suo territorio dal punto di vista ambientale, economico e sociale. I domini su cui puntare, così come indicato dalla Commissione Europea nello Strategic Implementation Plan (2013), sono i Trasporti e la Mobilità, l’Energia e le tecnologie dell’informazione e comunicazione (ICT). Una delle leve abilitanti per rendere una città smart è di certo l’Open Data. Conoscere e condividere i dati del proprio territorio –afferma Agata Quattrone– consente all’Amministrazione di assumere scelte consapevoli e di monitorare gli impatti delle scelte operate, diffondere la cultura della trasparenza, coinvolgere imprese, mondo della ricerca e cittadinanza nella co-progettazione della città 2.0. È in questa direzione che l’Assessorato Smart City ha avviato il processo di ingresso nella rete delle città che promuovono l’Open Data; ha costituito un gruppo di lavoro composto da funzionari comunali e cittadini volontari per creare una Piattaforma Web aperta dedicata e creare una Community cittadina per la condivisione di dati aperti e in formato standard. L’obiettivo è recuperare e pubblicare, nel breve periodo, i dati di proprietà dell’Ente già di facile implementazione (con il supporto delle Società e dei Settori dell’Amministrazione Comunale), e promuovere la “liberazione” dei dati relativi a servizi di interesse per i cittadini (trasporti, beni culturali e turismo, salute e ambiente ecc.). Come primo esempio di utilizzo intelligente dei dati il Comune sperimenterà la piattaforma Risorgimenti.Lab dell’impresa sociale Aniti con l’obiettivo di creare una rete tra persone e spazi, a partire da beni ed edifici inutilizzati o confiscati della città, che dalla denuncia e localizzazione su mappa della situazione di abbandono arrivi alla loro rivalutazione, per trasformarli in una risorsa. Un ruolo fondamentale rivestirà l’azione di formazione e l’incentivazione alle buone pratiche all’interno dell’Ente per i dirigenti e funzionari che si occupano della gestione dei dati. È per tale motivo che l’Amministrazione intende promuovere, anche con il supporto dei Digital Champions calabresi, l’education & training per i funzionari pubblici sull’Open Data con giornate dedicate e sostegno ad iniziative quali ad esempio il Master DIPA in Data Intelligent & Smart Government di Monithon Calabria e Università Dante Alighieri» La giornata si è conclusa infine con una sessione aperta #opentalk di interventi e proposte dal pubblico, moderata dal Digital champion Angelo Marra Presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria e dal Data Giornalist Alessio Cimarelli con imprenditori, ricercatori, giornalisti, studenti ed esperti di opendata e data journalism, le associazioni e le scuole che partecipano a A scuola di Open Coesione.