Sarò al fianco dei sindaci dell’area calabrese per il sit-in permanente al porto di Gioia Tauro. Concordo in toto con il senatore Antonio Caridi che ha chiesto al Premier Matteo Renzi di rompere il silenzio sulla Zes (Zona Economica Speciale) nel distretto logistico-industriale della Piana e se non si avranno a breve risposte, sarò anche io in prima linea alla protesta del prossimo 24 Febbraio. Il premier non può più far attendere il territorio e deve esprimersi su un disegno di legge presentato dal senatore reggino, che valorizzerà una vera risorsa economica per la nostra Regione. Forse Renzi non ricorda ma durante la sua visita a Reggio, si era assunto l’impegno di valorizzare una grande infrastruttura che, per le sue caratteristiche e peculiarità, è stata scelta per la delicata e rischiosa operazione di trasbordo delle armi chimiche siriane. Oggi, il Governo deve comprendere che il porto di Gioia Tauro è una delle infrastrutture più strategiche che possiede il Paese e sulla quale si deve assolutamente investire. L’area portuale per la centralità di posizione, valore e peculiarità delle superfici circostanti, può assumere un ruolo di centralità non solo geografica ma socioeconomica. Si deve uscire fuori dalle logiche errate che il Sud sia un peso per il Paese ma una risorsa per l’economia nazionale. Si è parlato tanto di “cabina di regia” per la Calabria: ecco si riempia ora di fatti con la realizzazione della Zes. Il porto di Gioia avrebbe dovuto essere il principale attracco commerciale del Mediterraneo ma ad oggi, paga a caro prezzo la miopia di una politica nazionale che relega come sempre il Meridione all’angolo. Non possiamo più permetterci che continui ad essere solo una grande piattaforma di movimentazione delle merci e che queste, però, per essere lavorate, debbano essere poi trasferite altrove. Lo sviluppo del porto calabrese, oltre a favorire l’integrazione con l’Europa, permetterebbe all’Italia di riappropriarsi del ruolo storico che investe nel Mediterraneo e nella politica euro-mediterranea. Il miglioramento della struttura portuale e del retroporto permetterebbe inoltre, di attirare maggiori investitori privati. Abbiamo perso già molto tempo. Il Governo adesso, si attivi per istituire la Zona economica speciale, un’opportunità per tutti che potrà portare investimenti nazionali ed esteri.
Francesco Cannizzaro
Capogruppo Cdl Consiglio Regionale