Preg.mo Presidente,
intendo sottoporre alla Sua attenzione la problematica inerente l’iter parlamentare sull’Istituzione della Zona Economica Speciale (ZES) nel distretto logistico-industriale della Piana di Gioia Tauro. Occorre, a questo punto, precisare alcuni passaggi per comprendere i motivi per i quali il nostro territorio, ancora una volta, si vede penalizzato. Negato di una vera risorsa per lo sviluppo economico e sociale. Il 27 Giugno 2013, su iniziativa regionale, è stato presentato al Senato il Disegno di Legge (atto Senato S.894) Istituzione Zona Economica Speciale di Gioia Tauro, di cui io sono il Relatore. Il predetto atto è stato assegnato e annunciato alle commissioni riunite 6° (Finanze e Tesoro) e 10a (Industria, commercio e Turismo) nella seduta pomeridiana n.59 del 4 Luglio 2013. Dopo le prime sedute in commissione, vista l’importanza e la bontà dell’iniziativa, si è concordato con il Presidente Mucchetti e altri colleghi di procedere all’esame del testo dopo aver programmato una visita presso l’area del Porto di Gioia Tauro. Nel giorno successivo abbiamo avviato in Prefettura, alla presenza di Sua Eccellenza il Prefetto, le audizioni delle parti sociali, economiche e produttive interessate. Non posso nascondere l’entusiasmo mio e della popolazione per l’importanza e la riuscita di tale iniziativa. Purtroppo, da allora si può registrare qualche altra seduta in commissione e tanti assurdi rinvii che mi hanno indotto il 26 Marzo 2014 ad abbandonare i lavori in forte dissenso con l’organizzazione dell’attività. È evidente che l’istituzione di una Zes consentirebbe di rilanciare un’area che sente il forte bisogno di investimenti. La Calabria ed i calabresi, come spesso anche Lei ha sottolineato, ci chiedono un impegno serio contro la crisi e interventi che ridiano speranza e prospettive di sviluppo. E a queste richieste dobbiamo saper rispondere. Il porto di Gioia Tauro non ha nulla da invidiare a nessuna realtà europea e con l’approvazione della ZES, in tempi ragionevoli, tutta l’area avrà delle importantissime ricadute positive. Solo una grande collaborazione e sinergia istituzionale potrebbe produrre risultati importanti e rappresentare un vero e proprio modello anche per le altre realtà italiane. Ma forse tutto questo ancora non è chiaro. Infatti, si susseguono a cadenza costante continui annunci spot e passerelle varie da parte di esponenti politici locali e nazionali e finanche un’ulteriore proposta di Legge con identiche finalità. Non chiedo di veder approvato a scatola chiusa il disegno di Legge in questione, bensì che si apra celermente una discussione, coinvolgendo tutte le parti Istituzionali interessate allo sviluppo dell’area: dal Presidente della Regione Calabria, agli Amministratori Locali e per finire alla popolazione. E’ giusto che il Governo faccia chiarezza e dica espressamente se ha intenzione o meno di realizzare la ZES a Gioia Tauro. Non è corretto continuare ad illudere un territorio storicamente abbandonato a se stesso. Per concludere, signor Presidente, Le comunicò che in mancanza di un Suo positivo quanto gradito riscontro anziché recarmi in Aula per i lavori del Senato previsti da giorno 24 Febbraio, organizzerò un Sit-in permanente all’ingresso del Porto di Gioia Tauro insieme ai Sindaci dell’area e a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della nostra Regione.
Distinti saluti
Roma, 9 Febbraio 2015 – Antonio Caridi