Gentile Onorevole, quale associazione per la difesa dei diritti dei ragazzi diversabili non possiamo esimerci dal farle presenti la nostra preoccupazione e la nostra apprensione per una situazione che, sul fronte del diritto allo studio, appare sempre più inequivocabilmente all’insegna dell’incertezza e della precarietà. Per cominciare, non ci sono certezze su come si attuerà il disposto della L. R. 27 dal momento che non è chiaro quale ente o soggetto istituzionale subentrerà nelle competenze delle provincie. Pur potendosi ipotizzare che, limitatamente alla ex provincia di Reggio Calabria, le competenze del disciolto ente territoriale saranno naturaliter trasferite alla Città Metropolitana, altrettanto non può dirsi per le altre provincie. E’ necessario, in vista della scadenza del 31 gennaio che la citata legge fissa per la ripartizione dei fondi, fare chiarezza su un punto di fondamentale importanza per la fruizione di un diritto costituzionale. Ci sono poi altre situazioni e pratiche non definite quali, per fare un esempio, la determina n.° 255 del 19 dicembre 2014 inviata dall’Ufficio Istruzione 6 all’Ufficio Ragioneria per il richiesto visto e la conseguente pubblicazione all’albo pretorio online , determina nella quale veniva riportata la somma assegnata ai comuni virtuosi, ai quali veniva inviata una lettera di assegnazione. Ebbene, a tutt’oggi non si è in chiaro sull’effettiva destinazione di queste somme, atteso che non sono mai pervenute agli enti assegnatari. Non si possono poi passare sotto silenzio i decreti regionali n.6703 del 15 maggio 2012 e n.° 9078 del 18 giugno 2013 con i quali alla provincia di RC venivano assegnati rispettivamente le somme di € 1.563.520,00 per l’anno scolastico 2012 2013 e 1479760,00 per l’anno scolastico 2013 14. Nonostante i decreti ingiuntivi questi fondi non sono mai stati materialmente accreditati alla provincia in questione. Infine, per l’anno scolastico 2014 con Delibera n.° 3 della Giunta Regionale del 16 giugno 2014 venivano attribuiti alla provincia di Reggio Calabria, sempre per la voce diritto allo studio, fondi per €1.408.000,00, che sommati ai precedenti ammontano a circa €4.500.000. Non possiamo non chiederci, e chiederle, come saranno utilizzate queste somme e quelle pregresse. Stanti i ritardi in essere, non possiamo che esprimere la più viva preoccupazione per quella che consideriamo una concreta minaccia in ordine alla fruizione di un diritto costituzionale. Restando in attesa di un tempestivo riscontro, le rivolgiamo i più cordiali saluti.
Per l’Associazione ADDA
IL PRESIDENTE
(Vito Crea)