I risultati resi noti dal Rapporto periodico sul rischio posto alla popolazione da frane e inondazioni Italia sono stati negativi per il 2014, anno dal bilancio disastroso. Secondo quanto emerso dalla ricerca per la protezione idrogeologica effettuata dal Irpi-Cnr di Perugia, vi è una inadeguata pianificazione per quanto concerne la manutenzione del territorio. Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana ed Emilia Romagna sono le tre regioni dalle località più colpite, ovvero dove i repentini e gravi cambiamenti climatici hanno avuto un forte impatto sulla popolazione e sull’ambiente. Sono, tuttavia, in attivo i nuovi cantieri per la prevenzione del rischio idrogeologico. Anche le regioni si sono mosse presentando proposte per il piano nazionale della difesa del suolo della durata di sette anni.