La Direttrice Generale dell’UNESCO, Irina Bokova, ha reso omaggio, oggi, alle 12 vittime del selvaggio attacco perpetrato contro il settimanale satirico francese Charlie Hebdo, nel cuore di Parigi. 8 delle persone uccise dai tre uomini armati e a viso coperto che hanno aperto il fuoco sulla riunione della redazione negli uffici del giornale, erano giornalisti. Tra di loro 4 famosi vignettisti, Georges Wolinski, Jean Cabut (Cabu), Bernard Verlhac (Tignous) et Stéphane Charbonnier (Charb). Almeno 11 altre persone sono state ferite e molte di loro sono ancora in condizioni critiche. “Mai prima d’ora un mezzo di comunicazione era stato così deliberatamente preso di mira ed il suo personale decimato in un atto di una violenza così estrema” ha dichiarato la Direttrice Generale dell’UNESCO. “
Questo attacco orribile e senza precedenti ci ricorda tragicamente che il diritto alla libertà d’espressione è fragile, e che coloro che lo difendono possono pagarlo con la vita.” “Allo stesso tempo, le manifestazioni spontanee in tutta la Francia e nel mondo intero, in risposta a questo crimine odioso, così come le testimonianze di solidarietà, il dolore e la rabbia espressi dai cittadini di tutte le confessioni, mostrano anche che la libertà d’espressione è un diritto caro a tutti, considerato da ognuno come un pilastro delle società democratiche, forti e durature.” “Charlie Hebdo ha difeso il diritto d’espressione tenacemente, attirandosi spesso critiche, minacce o attacchi. Tuttavia, i suoi giornalisti e vignettisti l’hanno difeso coraggiosamente e con passione, nella convinzione che la libertà d’espressione debba essere difesa contro tutto e tutti.”
“L’UNESCO condivide questa convinzione e riafferma la volontà dei propri associati a difendere e promuovere la libertà d’espressione e la libertà di stampa nell’insieme del nostro lavoro, oggi più che mai: che si tratti di lavorare con i governi per migliorare la sicurezza dei giornalisti; di sensibilizzare il pubblico sull’importanza dei media indipendenti, pluralisti e liberi; o di sviluppare dei programmi di formazione per perfezionare le competenze dei giornalisti.” “Il mondo intero condanna questo vile attacco. Gli autori di questo crimine devono essere consegnati alla giustizia e puniti. I governi e la società civile devono restare uniti e fermi in risposta a questa aggressione, rifiutando ogni tentativo di compromettere i valori così duramente acquisiti e che gli esseri umani hanno così a cuore ovunque nel mondo.” “Esprimo le mie più sincere condoglianze alle famiglie ed agli amici delle vittime dell’attentato odierno”. L’UNESCO ha esposto la bandiera dell’ONU a mezz’asta nella sua sede di Parigi per esprimere la propria solidarietà alla Francia ed in rispetto delle vittime.
L’UNESCO è l’Organizzazione delle Nazioni Unite che ha per mandato di promuovere la libertà d’espressione e la libertà di stampa e di migliorare la sicurezza dei giornalisti. L’Organizzazione porta avanti questi doveri in tutto il mondo e condanna ogni atto in cui un giornalista viene ucciso, chiedendo che gli venga resa giustizia.
L’UNESCO guida il Piano d’Azione delle Nazioni Unite per la sicurezza dei giornalisti, collaborando con i governi di tutto il mondo e coordinando l’azione del sistema delle Nazioni Unite nel suo insieme. La Direttrice Generale condanna l’uccisione di professionisti del settore dei media conformemente alla risoluzione 29 adottata dagli Stati membri dell’UNESCO durante la Conferenza generale del 1997 dal titolo “Condanna della violenza contro i giornalisti”. È disponibile online la lista completa dei giornalisti assassinati che sono stati oggetto di condanna da parte dell’UNESCO.