Dalla Consulta dei Caf, il coordinatore Valerio Canepari lancia un all’allarme rispetto alla platea e al numero complessivo dei beneficiari che, con le nuove norme, previste dalle riforme che disciplinano da quest’anno – esattamente dal 2 gennaio – l’accesso da parte dei cittadini a prestazioni sociali o servizi pubblici a condizioni agevolate che sono direttamente connessi all’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). C’è il fondato sospetto che tale numero, infatti, possa ridursi di oltre il 20%. In aggiunta a ciò, si potrebbero anche verificare errori o mancate richieste da parte dei cittadini che possono essere portati a ritenere di non aver diritto alle agevolazioni, magari a causa della poca chiarezza delle informazioni. Un aspetto importante, messo in evidenza proprio dalla Consulta, è l’assenza della convenzione tra l’Inps e i Caf che potrebbe determinare difficoltà nell’attività dei centri per l’assistenza fiscale, come disservizi ai danni dei cittadini che fanno richiesta per l’avvio della pratica per il rilascio del nuovo Isee.
Secondo quanto sarebbe emerso, infatti, proprio a seguito del mutamento della normativa, che, come detto, prevede nuove regole e controlli maggiori e più rigidi, non sarà più sufficiente autocertificare la propria situazione economica attraverso le informazioni inserite all’interno della Dichiarazione Unica Sostitutiva, il cui contenuto sarà anche verificato per il tramite di un’interrogazione rivolta direttamente all’Anagrafe Tributaria, se, ad esempio, l’Amministrazione intende conoscere il valore di strumenti finanziari, come conti correnti e depositi.
L’accesso ai servizi, come sconti e agevolazioni per determinate situazioni, pertanto, sarà condizionato alle nuove norme che daranno maggiore importanza al valore patrimoniale della casa, oltre che alle informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale in generale, e ridefinirà il modello Isee, sebbene tutto questo avrà efficacia soltanto nei confronti di tutti coloro che presentano o presenteranno una nuova domanda, sicché chi è già beneficiario di prestazioni sociali sulla base del vecchio Isee non deve preoccuparsi di rinnovare subito la sua dichiarazione. Infine, soltanto in presenza di determinate circostanze particolari, come l’esistenza di condizioni di disabilità o non autosufficienza, è prevista la necessità di fornire elementi informativi ulteriori.