Un progetto strategico quello della riqualificazione di Via Aspromonte , nella medesima logica che ha ispirato l’intervento di restyling di Via filippini, inserito nell’ambito del complesso Piano Integrato di Sviluppo Urbano (PISU) al fine di impreziosire le aree del Centro storico abbandonate da decenni. L’intervento in questa area, infatti, è finalizzato al recupero dello spazio che, per anni, ha ospitato il mercato ortofrutticolo della Città. Uno spazio pubblico dedicato, ma non piu adeguato alle esigenze commerciali e logistiche di questo importante settore. Su queste valutazioni la Giunta Arena, nel 2011, aveva inteso velocizzare l’iter amministrativo dando il via al progetto di via Aspromonte; un’ intervento voluto per la realizzazione di un’opera che prevedeva, oltre alla demolizione del vecchio e cadente manufatto, la strutturazione di un’area verde ed aggregativa anche adattabile a parcheggio e funzionale al traffico, sia pedonale che veicolare. Con l’inaugurazione di questa importante opera , la neo insediata amministrazione comunale, da quindi seguito alla definizione di uno dei tanti cantieri , su cui le nostre Amministrazioni si sono impegnate e le cui opere già completate , devono essere semplicemente, oggi, consegnate alla città. Sia il PISU che il Decreto Reggio rappresentano un volano attivo di progettualità già cantierata che rappresenta per Reggio la definizione delle infrastrutture più importanti, la maggior parte in stato finale di avanzamento dei lavori come il Parco Lineare Sud, le Bretelle del Sant’Agata opere storiche che cambiano il volto e la destinazione di zone periferiche rendendole strategiche per la Città. Altre opere sono già completate sin dall’avvento della gestione commissariale ma mai consegnate ai reggini , per le tante esistenti citiamo il Castello Aragonese, il Mercato Ittico e il centro polifunzionale di Sambatello. Si vada, dunque, alla consegna delle chiavi senza timore , si abbandoni la logica della lotta politica senza limiti e valori morali che è servita al centro sinistra per espropriare Palazzo San Giorgio, si guardi al recente passato con la serenità dovuta da parte di chi oggi è chiamato a governare il Municipio, accantonando rancori e strumentalizzazioni da campagna elettorale che hanno già consumato e lacerato il tessuto sociale della Comunità. Si prenda atto , ancora una volta , della testimonianza di un Centro Destra che ha lavorato con generosa dedizione affinché Reggio fosse non solo la Città di inaugurate fontanelle, deturpata dall’abusivismo, ma un’area urbana con visione e vocazione metropolitana strutturata con opere strategiche, realizzate o che attendono soltanto di essere completate. Si vada avanti, si valorizzi una programmazione che non ha precedenti, senza timore per una riconoscenza che nessuno rivendica, e si affrontino concretamente le tante criticità che attanagliano Reggio, vessata e maltrattata dopo due anni di abbandono politico ed amministrativo.
Destra Per Reggio