di Fabrizio Condemi – come un anziano seduto su una panchina che racconta le sue rughe e le sue ferite ai suoi colleghi vecchietti seduti accanto che lo ascoltano assorti, così il nostro buon Presidente Foti sta conducendo il suo 29 anno alla guida della Reggina. Nel mondo del calcio 29 anni sono una enormità. Con lui tante cose fatte, tante gioie, tante battaglie, tante conquiste e tante cadute, anche rovinose. Adesso lui, la Reggina e tutti noi che l’amaranto lo amiamo come una “cosa di famiglia” siamo seduti come quei vecchietti sulla panchina, seduti accanto al nostro presidente che da qualche tempo ci racconta mestamente i tempi che furono immaginando il tutto su una panchina magari di Piazza della Pace, la piazzetta sotto la curva nord del Granillo… Ci parla di un Di Michele, della sua rovesciata in gol al Milan di Maldini, ci parla di Ciccio Cozza e di quel gol allo spareggio di Bergamo contro l’Atalanta dell’ex Taibi, ci parla ancora di Cirillo, di quel ragazzotto che non palleggiava bene ma che aveva una grinta da far invidia a chiunque e di quando segnó all’olimpico di un giovane Totti e che per la gioia infinita sbagliò curva finendo a festeggiare sotto la sud romanista…, che ricordi! E poi ancora di Belardi, di quel portierino che dava sempre l’impressione di esserci capitato per caso a difendere i pali ma che aveva un qualcosa… Come quando all’esordio in serie A, a San Siro, ipnotizzò dagli 11 metri il grande Shevchenko. Arriviamo indietro fino a ricordare addirittura Simone Perrotta, quel baby che 25 anni fa muoveva i suoi primi passi da calciatore con la maglia amaranto, cammino che lo avrebbe portato a sollevare una coppa del mondo in Germania qualche lustro dopo. Come ogni volta che si rammentano i fasti che furono c’è qualcuno del gruppo che ad un certo punto dice con voce sostenuta: “vi immaginate a rivederli tutti nella stessa stagione a giocare con la maglia amaranto? Ancora tutti assieme! Vi immaginate?“. Ci si pensa un po’ su, qualcuno fa un sorrisetto e poi c’è sempre, per fortuna, quello del gruppo, quello con la testa sulle spalle che risveglia tutti riportandoci alla realtà dicendo: “su, ragazzi, finiamo di sognare i tempi andati e torniamo a casa che è tardi e che i tempi per sognare li dobbiamo lasciare a chi verrà.” Alla notizia dell’interessamento ad ingaggiare Simone Perrotta da parte del presidente Foti, giocatore trentottenne che ha appeso le scarpe al chiodo 2 anni or sono, proprio il giorno in cui Belardi e Cirillo (76 anni in due) si presentano alla stampa con la maglia amaranto di ritorno dall’India dopo l’ultima esperienza nella massima serie calcistica del paese asiatico che li ha visti arrivare sesti su otto col Pume City (società calcistica indiana nata nel 2014), adesso aspettiamo con particolare impazienza che quel qualcuno con la testa sulle spalle si avvicini al presidente seduto sulla panchina di Piazzetta della Pace e gli dica “Presidente…, Presidente…, Lillo…, s’è fatto tardi, è ora di rincasare…“
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