Basta interventi “emergenziali” e non “risolutivi”. La Regione trasferisce solo il 27% sul danno accertato in istruttoria. Ed anticipa: “Ad Oliverio parlerò della crisi agrumicola e della crisi dell’olivicoltura reggina”
Il Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) per le piogge alluvionali abbattutesi nel territorio della Provincia di Reggio Calabria nell’anno 2011 (1.3.2011/22-23.11.2011), che causarono conseguenze disastrose per l’agricoltura reggina, aveva riconosciuto l’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi per effetto dei danni alle strutture aziendali ed alle infrastrutture connesse all’attività agricola. Oggi, le aziende agricole ed i Comuni della Provincia di Reggio Calabria che, nella fase istruttoria di accertamento dei danni rivolsero istanza di accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale a sostegno delle imprese agricole danneggiate da calamità naturali, saranno beneficiari delle provvidenze assegnate dal Ministero per una somma complessiva di € 947.095,05. Dopo un lungo iter di accertamento dei danni, condotto dal Settore 10 Agricoltura Caccia e Pesca della Provincia di Reggio Calabria diretto da Luigi Rubino, decretata la calamità naturale da parte del Mipaaf, la Giunta Provinciale ha impegnato la somma di € 947.095,05, provvedendo alla redazione degli elenchi degli aventi diritto ed alla quantificazione delle provvidenze. “L’impegno di spesa assunto dalla Giunta Provinciale in data 23 dicembre 2014 (ndr., n. 295) – spiega l’Assessore all’Agricoltura Gaetano Rao – sancisce il lavoro importante del Settore 10 e dei procedimenti amministrativi avviati. Al contempo, fotografa l’accesso al Fondo di Solidarietà, quale intervento “emergenziale” e non risolutivo. Le risorse trasferite dalla Regione Calabria sono insufficienti a garantire la copertura finanziaria dell’ammontare complessivo dei danni accertati e scaturenti dalle eccezionali avversità atmosferiche oggetto di declaratorie Mipaaf (ndr., n. 26023 del 5.12.2011 e n. 14017 del 26.06.2012).” In percentuale, la somma assegnata e trasferita alla Provincia di Reggio Calabria, rappresenta il 27% del totale del danno accertato alle strutture aziendali ed alle infrastrutture connesse all’attività agricola, a fronte di € 3.491.162,67 risultante dall’istruttoria. Commenta l’Assessore Rao: “La ferita inferta all’agricoltura reggina è un salasso cui una soluzione “tampone”, a ben poco, serve. Una cifra ridicola 947mila Euro per un’economia agricola in ginocchio che deve fare i conti con la crisi dell’olivicoltura e la crisi agrumicola.” Un 2015 che, nelle previsioni dell’Assessore Gaetano Rao, necessita di una “rivoluzione” del comparto agricolo, partendo da un restyling di “uomini e meriti”. “E’ quello che serve adesso per poter fronteggiare le profonde crisi che aleggiano sull’agricoltura reggina. Da una parte, l’olivicoltura ed il crollo delle produzioni in Calabria al -35% (ndr., previsioni Ismea – Unaprol) per la campagna 2014-2015 ed una richiesta maggiore di prodotto insufficiente a soddisfare le richieste del mercato nazionale ed estero. Sullo sfondo, la Bactrocera olea, la cosiddetta “mosca dell’olivo” e nessuna campagna di prevenzione e di comunicazione per informare i produttori olivicoli sugli scenari nefasti cui sarebbero andati incontro. Promuovere gli oli regionali e provinciali, partendo dalla ristorazione, con l’utilizzo di carrellini volanti!, deve fungere, sia chiaro, da corollario a misure ben più ampie quali, ad esempio, un Piano straordinario di interventi per la Piana di Rosarno, area a forte vocazione agricola. Dall’altra, la crisi agrumicola, colpa dell’embargo russo e della scarsa competitività del sistema, è la conseguenza dell’abbandono consolidatosi nel corso dell’ultimo Governo regionale.” A questo punto, l’Assessore Provinciale Rao esorta il Presidente Oliverio all’impegno immediato sui temi caldi dell’agricoltura, nella fattispecie quella dell’area reggina, e lancia una rassicurazione ai produttori “ho avuto modo di interloquire telefonicamente con il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, il quale mi ha garantito un incontro, nel corso del quale, relazionerò sullo stato dei fatti, con la speranza che arrivi “la rivoluzione” attesa.