Oggi nella Capitale, il generale Nunzio Antonio Ferla, alla presenza del Ministro dell’Interno, ha esposto la relazione sui risultati ottenuti nell’ultimo anno di attività della DIA. La Direzione Investigativa Antimafia ha effettuato sequestri preventivi di beni riconducibili alle mafie per oltre due miliardi e 600 milioni di euro. Nella classifica stilata dagli uomini delle forze dell’ordine la ‘Ndrangheta calabrese è terza con beni per 193 milioni e 533mila euro appena prima della Sacra Corona unita pugliese a cui sono stati sequestrati, beni per 6 milioni e 750 mila euro, ma dopo la Mafia siciliana, alla quale lo Stato ha sequestro beni per un valore di due miliardi e 164 milioni di euro e alla Camorra campana campana con i cui beni posti sotto sequestro ammontano a 119 milioni e 470mila euro. Per quel che riguarda invece le confische alla malavita organizzata, lo Stato ha accresciuto il suo patrimonio con beni per un valore di circa 529 milioni e 944mila euro ed anche nelle confische la Mafia ha il primato. Il generale Ferla ha poi esposto i “numeri” riguardanti le operazioni portate a conclusione dalla DIA (85 con conseguenti a 139 provvedimenti restrittivi della libertà personale) e 299 inchieste contro la criminalità organizzata ancora in corso.
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