Attività promozionali per le Associazioni e istituzione di un Fondo Sociale dai proventi
« “Volontari In Campo”, un progetto sportivo ». Sintetizza così Paolo Cicciù, con queste poche parole la mission ed i valori dell’ultima iniziativa del CSI Reggio Calabria, di cui è presidente. « Spesso – prosegue Cicciù – si azzarda accostare il termine “progetto” al mondo dello Sport; nella gran parte dei casi ci si sofferma solo ed esclusivamente sul dato tecnico, mettendo da parte la cifra culturale dell’iniziativa. Ecco “Volontari In Campo” intende ribaltare diametralmente la prospettiva e mettere al centro il valore del Volontariato che è il grande collante di questa operazione, dove il risultato è dato dal prodotto della passione per la promozione, dei valori, dei testimoni, dei bisogni da colmare ». Cos’è dunque Volontari In Campo? È lo Sport quando fa rete; è un’idea divenuta progetto del Centro Sportivo Italiano di concerto con il Forum del Terzo Settore ed il CSV “Dei Due Mari” di Reggio Calabria. È un percorso che prevede tre azioni: la prima, immediata, è il campionato di calcio a 5, presso lo “Sporting Club” di Bocale che con cadenza settimanale vedrà fronteggiarsi le rappresentative dei volontari e dei simpatizzati delle associazioni di volontariato che hanno inteso prendere parte all’iniziativa. Ci riferiamo a: Forum Terzo Settore di Reggio Calabria, Caritas Diocesana di Reggio Calabria, Volontari Comitato Provinciale del CSI, Kiwanis Club Reggio Calabria, A.D.M.O., Unicef, Associazione “Angeli Bianchi” Onlus e “Nuova Speranza”. L’esercito dei volontari (in calzettoni e maglietta) è composta da oltre 150 ragazzi e non che attraverso lo Sport più semplice del mondo, il calcio, avranno modo di approfondire la loro amicizia, la loro complicità, tra lo spogliatoio ed il campo.
« Chi ha vissuto l’ambiento sportivo sano – spiega Cicciù – sa riconoscere tutti quei principi educanti che esso porta intrinsecamente. È un vero e proprio percorso di crescita, partita dopo partita: lo Sport tiene alta la barra rispetto ai temi del confronto e del rispetto dell’altro; nonché quello di riconoscere i propri difetti e di mettere al servizio della squadra i propri talenti. Insomma è sintesi essenziale dell’attività di un volontario che spesso si trova ad affrontare questioni più grandi di lui, ma che le porta e sopporta grazie alla grande passione che lo anima: il Servizio ».
Non solo “campo” per il progetto sportivo: ma tanta sana promozione. Anzitutto tutte le Associazioni saranno coinvolte in tutte le iniziative del CSI, con la presenza dei loro stand informativi, per accompagnare sempre lo Sport con la vision del Volontariato. E poi ancora l’intuizione della “Social City Spo(r)t”, un contenitore di informazioni sulle organizzazioni e le associazioni coinvolte che sarà veicolato dagli strumenti a disposizione dell’Area Welfare e Comunicazione del Centro Sportivo Italiano: durante “Break in Sport” su Antenna Febea e all’interno delle pagine di “CSI Week”, disponibile sulla pagina facebook del Comitato reggino. Presenti all’apertura del progetto sportivo, il Portavoce del Forum Terzo settore Avv. Luciano Squillaci, il Presidente del CSI di Reggio Calabria Paolo Cicciù, il Presidente dell’Unicef Reggio Calabria Pietro Marino. Per ultimo, ma non in ultimo, lo step dell’individuazione di un attività specifica, di riqualificazione e simbolo per la Città di Reggio Calabria, a cui sarà devoluto il Fondo Sociale, al netto delle spese di “Volontari In Campo”. « Vale la pena specificare questa parte “sensibile” del progetto – sottolinea il Presidente Provinciale del CSI – parte da una assunto: la rete non può essere finalizzata a sé stessa, ma deve guardare oltre. Così come impone il mondo del sociale; come Centro Sportivo Italiano ci sentiamo in dovere di lanciare un segnale, soprattutto alle Istituzioni sportive ed amministrative: lo Sport può e deve creare benessere, non solo psicofisico, ma anche in termini di welfare e di coinvolgimento territoriale. Questo esperimento di “Volontari In Campo” – conclude Cicciù – vuole essere un piccolo segnale di cambiamento, di “svolta”. Ci impegniamo noi e non gli altri, come soleva dire don Primo Mazzolari. Con i piedi ben radicati sul “campo”, ma con gli occhi rivolti al futuro, all’assist decisivo affinché qualcun altro, questa è la grande legge dello Sport, porti a termine il risultato sperato ».