comunicato stampa – CARABINIERI
Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria stanno eseguendo un’Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 52 soggetti, appartenenti e contigui alla ‘ndrangheta, operante nei comuni di San Lorenzo (RC) e Bagaladi (RC) e territori limitrofi, responsabili a vario titolo di:
-
associazione di tipo mafioso (art. 416 bis commi 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 c.p.);
-
concorso in associazione di tipo mafioso (artt. 110 e 416 bis commi 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 c.p.);
-
concorso in illecita concorrenza con minaccia o violenza, aggravata dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso (artt. 81 cpv., 110, 513 bis commi I e II c.p. e 7 L. 203/91);
-
concorso in falsità ideologica commessa dal Pubblico Ufficiale in atti pubblici, aggravato dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso (artt. 81 cpv., 110, 479 c.p. e 7 L. 203/91);
-
corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, aggravato dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso (artt. 319 c.p. e 7 L. 203/91);
-
concorso in intestazione fittizia di beni, aggravata dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso (artt. 110 c.p., 12 quinquies D.L. nr. 306/92, convertito in legge 7 agosto 1992 nr. 356 e 7 L. 203/91);
-
concorso in estorsione aggravata dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso (artt. 110, 629 comma 2 c.p. e 7 L. 203/91);
-
truffa aggravata ai danni dello Stato (artt. 81 cpv. e 640 comma 2 c.p.);
-
concorso in detenzione e porto illegale in luogo pubblico o aperto al pubblico di armi comuni da sparo, aggravati dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso (artt. 81 cpv. c.p., 2, 4, 7 L. 895/1967 e 7 L. 203/91);
-
concorso in furto aggravato ed indebito utilizzo di carte di pagamento (artt. 81 cpv., 110, 624 bis comma 2 e 12 L. 197/91);
-
associazione finalizzata alla produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti (art. 74, commi 1, 2, 3 e 4 del D.P.R. n. 309/190);
-
concorso in spaccio di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo marijuana e cocaina (artt. 81 cpv., 110 c.p.,73 e 80 del D.P.R. n. 309/190).
Nel corso delle investigazioni è emerso come il sodalizio abbia:
-
gestito il traffico di stupefacenti – in collegamento con altre cosche della ‘ndrangheta della fascia ionica della provincia reggina – reinvestendo gli introiti in attività commerciali;
-
garantito la crescita e l’operatività delle proprie attività d’impresa, azzerando la concorrenza mediante il ricorso a pratiche estorsive, azioni intimidatorie e danneggiamenti;
-
collocato nei punti nevralgici delle amministrazioni locali uomini di fiducia.