Ecco come ReaActionCity diventa tattica virale per la Città Metropolitana e non solo

foto“ReActionCity” è ormai diventato “virale”. E’ un contagio positivo quello che la professoressa Consuelo Nava e i giovani di “Pensando meridiano” stanno portando avanti attraverso una fase di “sharing community” finalizzata alla diffusione del progetto di innovazione, coesione sociale e rigenerazione urbana ideato dalla stessa docente della “Mediterranea” insieme a regista Fabio Mollo e che tra gli scorsi luglio e agosto ha trasformato Reggio in una “città laboratorio” attraverso idee ed azioni portate avanti dagli “urban makers”, ossia giovani professionisti, e i “social makers”, ovvero associazioni. Lo “sharing”, che con il seminario di domani 18 dicembre all’Università di Palermo avrà la prima vera tappa “estera” dopo aver toccato la vicina Messina nei giorni scorsi, ambisce anche alla creazione di nuovi legami con altre realtà impegnate culturalmente, socialmente e civicamente per possibili analoghe azioni sui temi delle “smart city” delle città metropolitane. Sono numerose e di diverso genere, dalle scuole alle università, dalle associazioni socio-culturali ai gruppi di cittadini, e non solo queste, le comunità urbane nelle quali l’esperienza di “ReActionCity” si sta comunicando per testimoniare come anche a Reggio e al Sud si possa essere propositivi allontanando pessimismo, apatia e disfattismo, quindi che si possa essere appassionati, impegnati, innovativi, creativi, solidali e produttivi. A Reggio e in diversi centri della provincia, dall’università “Mediterranea” a scuole come il “San Vincenzo”, il “Panella”, il Liceo artistico, ai circoli del cinema, da associazioni di quartiere a quelle come “Le muse” e “TerrearseLab”, al Centro servizi del volontariato, ma anche a Messina al “Laboratorio beni comuni”. A centinaia di persone e a decine di gruppi in queste settimane si sta mostrando la tattica permanente “ReActionCity” finalizzata ad un nuovo “umanesimo” e ad un nuovo “urbanesimo” da intrecciare sempre più fra loro per trasformare il capitale umano e sociale in capitale collettivo e per concretizzare una concezione più intelligente, sostenibile e solidale degli spazi e del rapporto con le rispettive comunità. Questa serie di incontri, che alla fine si comporrà di una cinquantina di appuntamenti, con oltre tremila persone, che include  altre tappe italiane come Roma o Bologna, Pisa, Genova, ed addirittura, internazionali come Barcellona, si caratterizza per la proiezione del docufilm sull’esperienza di “ReActionCity” girato da Danilo Emo, Edoardo Lio e Fabio Montesano con la supervisione di Fabio Mollo, ma anche una piattaforma “open” di documenti su un sito internet ricco di visioni progettuali per la futura città metropolitana, come un nuovo metodo di cittadinanza attiva in una rete orizzontale sperimentato con le associazioni e gli abitanti, come un nuovo spirito di impegno culturale e civile.

I prossimi appuntamenti previsti con l’iniziativa sono con l’associazione “Poseidonia” a Gallico (venerdì 19 dicembre, anticipata al mattino dalla visione per il cinema indipendente dello Zavattini all’Odeon) e quindi a Milazzo (sabato 20) ed a Locri (lunedì 29) con giovani del collettivo e associazioni.

In questa fase di “sharing”, insieme ai contenuti valoriali e culturali della professoressa Nava e dei giovani di “Pensando meridiano”, che testimoniano la volontà di proseguire sulla scia dell’innovazione, delle politiche di cittadinanza, della creatività, della produttività in riva allo Stretto e nel resto del Mezzogiorno, c’è la nuova azione messa in campo di “ReActionCity Woman”.

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