India, la Corte suprema respinge le istanze dei marò: no al ritorno in Italia

Sono trascorsi quasi tre anni da quando sono stati trattenuti in India i due marò italiani, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, ma la situazione non accenna a sbloccarsi. La Corte suprema indiana ha infatti respinto le istanze dei due in cui vi era la richiesta dell’attenuazione delle condizioni della loro libertà provvisoria. Latorre chiedeva di prolungare di quattro mesi la sua permanenza in Italia per terminare il percorso terapeutico, mentre Girone chiedeva invece di poter rientrare per tre mesi per trascorrere un periodo, fra cui le festività natalizie, con la famiglia. Tuttavia anche questa volta la risposta è stata negativa per i due marò, che hanno ricevuto l’ennesimo schiaffo morale assieme a tutta l’Italia. Il presidente della Corte ha sostenuto che la richiesta non poteva essere accettata, perché l’inchiesta della morte dei due pescatori non è finita e “i capi di accusa non sono stati ancora presentati”. Quella di oggi della Corte Suprema indiana sui due marò “è una decisione grave che non ci aspettavamo. Siamo vicini ai nostri militari e come Italia pensiamo a come rispondere”, ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti.”Sono fortemente contrariato dopo le notizie dall’India”, ha detto invece il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che resterà in stretto contatto con il governo.

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About the Author: Giulio Borbotti